I ‘Giusti’ Ernesto ed Elvira Cattaneo e Suor Teresa Tamanza, una serata per non dimenticare

A Desio l’associazione Senza Confini e la scuola primaria Gavazzi hanno reso omaggio ai coniugi Ernesto ed Elvira Cattaneo e a suor Teresa Tamanza, proclamati “Giusti” per aver salvato una bimba ebrea durante la persecuzione nazista
Continuare a mantenere viva la memoria dei ‘Giusti’ , non solo durante le celebrazioni. A Desio l’associazione “Senza Confini” e la scuola primaria Gavazzi di via Diaz, insieme all’amministrazione comunale, hanno reso omaggio ad Ernesto ed Elvira Cattaneo e a suor Teresa Tamanza, a cui è stato da poco assegnato il titolo di “Giusti”, ovvero di persone che hanno salvato gli ebrei durante la persecuzione nazista. Su proposta dell’associazione “Senza Confini”, i coniugi Cattaneo e di suor Teresa sono stati proclamati “Giusti” durante una cerimonia che si è tenuta un paio di settimane fa al Giardino dei Giusti di Milano. Un riconoscimento importante, che è stato messo in evidenza sabato sera nel corso di un evento presso la sala Pertini del municipio di Desio.
La rappresentazione messa in scena dagli alunni della scuola Gavazzi
Erano presenti Roberta Miotto dell’associazione Senza confini e Fondatrice del Comitato Pietre d’Inciampo di Monza e Brianza, il sindaco Simone Gargiulo, l’assessore alla cultura Samantha Baldo, il Presidente del Comitato pietre d’inciampo Fabio Lopez, Giovanna Auteri Cattaneo nipote di Ernesto ed Elvira, la madre generale delle Ancelle della Carità Suor Gabriella Tettamanzi. Alcuni alunni della scuola primaria Gavazzi hanno messo in scena una piccola rappresentazione, sotto la guida dell’insegnante Alessandra Lavezzari, per ricordare in particolare il momento dell’arresto della madre e della nonna di Giuditta Kleinmann. La bimba si salvò grazie al coraggio della coppia desiana. “Abbiamo realizzato una piccola rappresentazione per ricordare il momento dell’arresto, perchè è quello in cui si incrociano in modo forte i destini di queste due famiglie – spiega l’insegnante Alessandra Lavezzari – . Da una parte c’è il gesto di generosità della famiglia Cattaneo, dall’altra il dolore della nonna e della mamma che hanno dovuto affidare la bambina ai vicini di casa, per salvarla”
La piccola Giuditta salvata grazie al coraggio di Elvira, Ernesto e suor Teresa
Dopo l’8 settembre 1943 la madre e la nonna di Giuditta, Anna e Lea, vennero arrestate e deportate ad Aushwitz, dove morirono. La bambina invece si salvò grazie ad Elvira ed Ernesto Cattaneo, vicini di casa della famiglia ebrea. Durante l’arresto della madre e la nonna di Giuditta, la bambina stava giocando in cortile con Fiammetta, figlia dei Cattaneo. Marito e moglie finsero che Giuditta fosse figlia loro, riuscendo a non destare sospetti. E la salvarono. In seguito, Giuditta, divenuta poi Yehudith Kleinman, a venne accolta e nascosta nel convento delle “Ancelle della Carità”, la cui Madre Superiora, Suor Teresa, fece di tutto per proteggerla, subendo anche un duro interrogatorio da parte di gendarmi che sospettavano la presenza di bambine ebree nel convento. Ai coniugi Cattaneo è dedicata una targa nel Giardino dei Giusti realizzato nel cortile della scuola di via Diaz. “La scuola si impegna a creare una targa dedicata anche a suor Teresa” afferma l’insegnante Lavezzari.