VIAGGI DIVERSI |
Scuola
/Il diario di viaggio degli studenti del Vanoni alla scoperta di Bulgaria e Grecia. Giorno 1 e 2
28 marzo 2023 | 10:03

Moschea Bayna Bashi
Riceviamo e pubblichiamo proprio mentre sono in viaggio i loro resoconti giorno per giorno.
Prosegue il nostro tour con “Viaggi diversi” insieme ai ragazzi del Vanoni di Vimercate, questa volta gli studenti (4E e 4 Fdell’indirizzo turismo) sono partiti per un tour nei Balcani fra Bulgaria e Grecia. Riceviamo e pubblichiamo proprio mentre sono in viaggio i loro resoconti giorno per giorno.
Giorno 1 – 25 marzo
Il viaggio è imprevisto. Questa è stata la prima delle innumerevoli cose che abbiamo imparato e dovuto affrontare appena arrivati a Sofia, la nostra prima tappa.
Dopo un rapido check-in in hotel, avendo un pomeriggio libero, tra le varie proposte fatte antecedentemente alla partenza optiamo tutti perraggiungere la chiesa di Bojana, patrimonio dell’Unesco dal 1979. Purtroppo i tentativi per la prenotazione della visita fatti a scuola sono stati vani e al nostro arrivo solo alcuni di noi hanno potuto accedervi. C’era poi l’avventurosa idea di scalare le pendici del monte Vitosha, che domina con la sua possente mole su Sofia, per raggiungere le cascate di Boyana, ma la pioggia ha bocciato anche questa idea!
Dopo un rapido check-in in hotel, avendo un pomeriggio libero, tra le varie proposte fatte antecedentemente alla partenza optiamo tutti perraggiungere la chiesa di Bojana, patrimonio dell’Unesco dal 1979. Purtroppo i tentativi per la prenotazione della visita fatti a scuola sono stati vani e al nostro arrivo solo alcuni di noi hanno potuto accedervi. C’era poi l’avventurosa idea di scalare le pendici del monte Vitosha, che domina con la sua possente mole su Sofia, per raggiungere le cascate di Boyana, ma la pioggia ha bocciato anche questa idea!

Tuttavia, come dicevamo,“il viaggio è imprevisto”, e così, insieme a Marco Carlone, che ci accompagna in questi giorni balcanici, ci siamo inventati un modo alternativo per visitare la città: prendendo un vecchio tram al tramonto, la linea 10. Questo particolare tram attraversa tutta la città, passando persino in un immenso parco, in cui sembra di vagare per una foresta, e ha caratteristiche rustiche risalenti all’epoca comunista. Il tram è una maniera senza dubbio alternativa per visitare il centro abitato cogliendo i segni delle varie epoche storiche che si sono accumulati nel paesaggio cittadino, un paesaggio di fortissimi contrasti, per esempio quello tra i vecchi palazzoni grigi e le numerose strutture moderne.
Dopo la prima faticosa giornata ricca di contrattempi, ci rintaniamo in hotel e ci concediamo alle nostre stanze con la speranza che domani sia un giorno più fortunato.

Giorno 2 – 26 marzo
Sveglia presto e si parte per la visita guidata accompagnati da esperti della città. Esperti che ascoltano e commentano le nostre presentazioni di angoli e monumenti, lavoro frutto di lunghi pomeriggi passati a scuola.
C’è una bella aria fresca, fiori in ogni dove, un senso di primavera. Il gruppo è allegro e siamo fieri degli obiettivi raggiunti come delle nuove esperienze vissute. Tra quelle più inaspettate, una che ci colpisce particolarmentee è l’ingresso per la prima volta in una moschea (Bayna Bashi): assistere alla preghiera è stato per molti di noi insolito ed affascinante. Poi incontriamo una statua di Garibaldi e ci chiediamo che ci faccia a Sofia: grazie al nostro compagno Tommaso, che ha approfondito il tema, scopriamo che Garibaldi fu di grande ispirazione anche ai patrioti bulgari durante la loro lotta per la costruzione dello stato nazionale bulgaro e che non solo c’è questa statua, ma anche vie e nomi che richiamano il condottiero italiano sparsi per tutta la città.
Dopo una pausa pranzo veloce corriamo – letteralmente! - verso la stazione ferroviaria di Sofia, per non perdere l’ultimo treno per la nostra prossima tappa. Senza fiato, ma in orario, si parte!
Sul nostro vagone un po’ retrò, tra una canzone strappalacrime e l’altra, cantate a squarciagola, qualcuno riposa gli occhi e qualcun altro lascia lo sguardo libero di vagare fuori dal finestrino: distese gialle, arginate dai monti Rodopi, molti ruderi e qualche villaggioin cui il tempo sembra essersifermato qualche decennio fa. Siamo stanchi, ma con un “bagaglio a mano” ricco di nuove esperienze.
Prossima fermata: Plovdiv. Il viaggio è ancora lungo!
Sul nostro vagone un po’ retrò, tra una canzone strappalacrime e l’altra, cantate a squarciagola, qualcuno riposa gli occhi e qualcun altro lascia lo sguardo libero di vagare fuori dal finestrino: distese gialle, arginate dai monti Rodopi, molti ruderi e qualche villaggioin cui il tempo sembra essersifermato qualche decennio fa. Siamo stanchi, ma con un “bagaglio a mano” ricco di nuove esperienze.
Prossima fermata: Plovdiv. Il viaggio è ancora lungo!


