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Il diario di viaggio degli studenti del Vanoni alla scoperta di Bulgaria e Grecia. Giorno 4

31 marzo 2023 | 19:35
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Il diario di viaggio degli studenti del Vanoni alla scoperta di Bulgaria e Grecia. Giorno 4

Riceviamo e pubblichiamo proprio mentre sono in viaggio i loro resoconti giorno per giorno.

Il diario di viaggio degli studenti del Vanoni con Viaggi Diversi,quest’anno tra la Bulgaria e la Grecia, continua con il 4° giorno alla volta della Tesnolineika”, la ferrovia in alta quote nel cuore della Bulgaria. Qui trovi il resoconto dei giorni uno, due e tre.

Giorno 4-28 marzo

Racconto di Adriana Uccello 4^E

6.15, la sveglia suona per segnare l’inizio di una nuova avventura alla scoperta della penisola balcanica.

Nella notte si è alzato il freddo vento del nord, che talvolta colpisce i Balcani tra inverno e primavera, le temperature sono crollate a zero. Lungo la strada verso la stazione il vento ci schiaffeggia, ci taglia la faccia.

Arrivati in stazione ci attendono 5 ore di viaggio sulla “Tesnolineika”, il trenino dei Rodopi, una ferrovia costruita negli anni ’20, a scartamento ridotto e capace di risalire i versanti dei monti fino ai quasi 1300 metri di Avramovo, la stazione più alta degli interi Balcani.

La particolarità di questo treno è che sembra fatto apposta per immergersi nel paesaggio: si inerpica per la montagna, sfiorando pareti di roccia, passando sopra ruscelli e fiumi, incontrando piccoli villaggi per i quali questa ferrovia è l’unico collegamento col mondo. Ne è un esempio quanto ci ha raccontato la nostra compagna Adriana: un gruppo di signore prende ogni mattina il treno per scendere verso la pianura portandosi appresso dei contenitori pieni di latte da vendere in città. Scendono dai monti col primo treno all’alba, dopo aver munto nelle loro stalle, vendono il latte e per mezzogiorno circa sono di ritorno ai loro villaggi con i contenitori vuoti.

Viaggi diversi giorno 4

Con tutta sincerità pensavamo sarebbe stata una noia assurda e invece dobbiamo ammettere che è stato uno dei momenti più emozionanti del nostro tour. Ognuno ha occupato il tempo in modo diverso ad esempio Giacomo ed Eleonora si sono fatti una bella dormita, Strapa, Mezzi e Giulia e molti altri si sono goduti il paesaggio, qualcun altro ascoltava la musica, io e Matteo abbiamo preferito svolgere qualche  cruciverba ai quali si sono aggiunti  anche i prof e Marco. Così facendo il tempo è volato. Una volta arrivati al capolinea ad aspettarci c’era il nostro pulmino con un autista molto simpatico, un ragazzo di 27 anni che vive in un paesino vicino Bansko – la stazione sciistica principale dei Monti Rodopi.

viaggi diversi giorno 4

Ci ha raccontato che anche lui prende molto spesso la Tesnolineika per andare nei vari paesini, non perché non abbia la macchina, ma per comodità e praticità. In ogni caso, questo amichevole autista ci ha accompagnato all’agriturismo di Deshka a DolnoDraglishte, dove ad attenderci c’erano un gruppetto molto vivace, allegro e energico di signore locali. Subito ci hanno accolto con danze e canzoni tipiche delle montagne bulgare e piatti sorprendentemente deliziosi. La “mensa” era effettivamente piccola ma molto accogliente e calorosissima, adornata con foto e abiti e arredamenti tradizionali. Dopo il ricco pranzo a base di torte salate, carni, verdure e formaggi, le signore ci hanno fatto indossare abiti identici ai loro per dare il via a una vera e propria festa danzante. Persino il prof. Sironi ha deciso di accompagnarci in questa pazzia e abbiamo dato il via a danze e canti al ritmo della fisarmonica.

Per concludere la nostra esperienza da Deshka le signore ci hanno anche fatto provare a preparare la sfoglia della “banitsa”, una tipica torta salata bulgara. Molti di noi si sono cimentati nel piccolo laboratorio di cucina: io personalmente ho fatto un po’ un disastro, mentre invece la professoressa Scarpino ha dimostrato la sua bravura in cucina.

Viaggi diversi giorno 4I ragazzi mentre preparano la sfoglia della banitsa

Successivamente una delle signore ci ha mostrato il procedimento per fare le caramelle, fatte con zucchero acqua e aceto di mele.

Una volta finito il laboratorio culinario, con un po’ di tristezza nel cuore, salutiamo calorosamente le signore e risaliamo sul pulmino per dirigerci verso i villaggio di Dobarsko, con la consapevolezza che questa giornata resterà nei nostri cuori per sempre.

Arrivati a Dobarsko Aurora ci ha raccontato un po’ la storia della città: secondo la leggenda, il villaggio fu fondato dai soldati dell’esercito dello zar bulgaro nel 1014: arrivarono nella zona in rotta verso il monastero di Rila e scoprirono una sorgente sacra che li avrebbe curati, decidendo così di stanziarvi un piccolo nucleo abitativo.

Mentre Tommaso ci ha raccontato della piccola chiesa di San Teodoro Tirone e San Teodoro Stratilato, una piccola basilica in pietra a tre navate per metà interrata. In questa chiesa si trovano due affreschi di Gesù Cristo raffigurato sopra uno strano oggetto che potrebbe sembrare un’astronave. Questo fatto l’ha resa per molto tempo una chiesa visitata dai cosmonauti di tutta l’ex Unione Sovietica. 

Viaggi diversi giorno 4Gli affreschi di Gesù Cristo

Successivamente ci siamo incamminati verso le cascate ai margini del paese, le quali regalavano una vista mozzafiato, tra alberi in fiore e mucche al pascolo.

Una volta goduta la bella vista e  il bel tempo, ci rincamminiamo verso il pulmino per tornare in hotel, dove – con nostra grande sorpresa! – ci aspetta una spa, con acque termali.

In fretta e furia ci cambiamo, infiliamo il costume, indossiamo l’accappatoio e corriamo diritti verso le piscine. La cosa sorprendete è che persino il prof. Sironi, il più scettico riguardante la spa, e Marco ci hanno regalato la loro presenza. La prof.ssa Scarpino ha optato per un più tranquillo bagno coi sali in completa solitudine.

Molti di noi e anche io personalmente abbiamo sperimentato la sauna e il bagno turco: tutti concordiamo col dire  che tra le sudate fatte fino ad ora è stata la più gradita!

Dopo cena, come ogni sera, una riunione di confronto tra noi, i docenti e il nostro accompagnatore Marco, per riflettere sull’esperienza del giorno e capire come abbiamo lavorato.

Così si conclude a tarda sera, nella gelida notte ai piedi dei Monti Rodopi, una delle giornate più ricche ma anche  rilassanti del nostro intrepido tour dei Balcani.