La giornata ecologica di Arcore: un container pieno di rifiuti abbandonati

Un intero container di rifiuti, a materiali edili a cartacce a sacchetti indifferenziati. È il bottino, si fa per dire, della raccolta straordinaria organizzata ieri, domenica dall’Amministrazione comunale di Arcore, con il supporto operativo del nucleo di Protezione civile. Una vera e propria battuta di caccia che ha visto impegnate circa 20 unità del gruppo e una decina di cittadini, intervenuti per dare il loro contributo. Tra questi, alcuni esponenti del Comitato di frazione di Cascina del Bruno.

La giornata ecologica arcorese si è svolta nella mattinata con il contributo di Cem Ambiente, consorzio di igiene ambientale che ha preparato in piattaforma ecologica il grosso container mettendolo a disposizione dei volontari. “A fine iniziativa – ha raccontato il responsabile della Protezione civile Giovanni Sala – era praticamente pieno”. All’interno, la spazzatura abbandonata abusivamente nelle zone verdi, periferiche e boschive della città.

LE ZONE SENSIBILI

Le squadre volontarie si sono date appuntamento in Largo Vela per la pianificazione dei lavori e poi si sono sguinzagliate nei punti sensibili del territorio. Al setaccio sono state passate: via Sebastiano D’Immè e i prati dietro il campo sportivo comunale a la Ca’; via Matteucci, in prossimità della rotonda della Bergamina, fisiologicamente presa di mira dagli scaricatori abusivi di rifiuti; via Lega Lombarda e i dintorni dell’area verde fronte Varinelli, luogo “sacro” di Cascina del Bruno; via Gramsci e dintorni, in prossimità del confine con Oreno; via Varisco a Bernate e viale Brianza nel tratto arcorese, prima del ponte ferroviario.  Durante i lavori di pulizia sono stati identificati anche alcuni elementi in eternit di piccole dimensioni che sono stati lasciati sul posto e verranno smaltiti con l’intervento di Cem secondo le modalità previste.

CEM

Durante una recente conferenza stampa promossa da Cem per celebrare il 50esimo dalla nascita del consorzio, il presidente Alberto Fulgione commentava così il fenomeno: “quando vediamo i cumuli di rifiuti per le strade e le aree verdi, ricordiamo che la responsabilità è di incivili che si liberano così, in modo comodo e dannoso, della propria spazzatura. Questo comporta per i Comuni dei costi di smaltimento aggiuntivi perchè si tratta in tutti i casi di rifiuti destinati all’inceneritore. E a pagare sono i cittadini”.