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Monza, il Consiglio Comunale ha approvato la “Sport City Declaration”. Piffer: “Così cambierà lo sport in città”

1 marzo 2023 | 16:33
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Monza, il Consiglio Comunale ha approvato la “Sport City Declaration”. Piffer: “Così cambierà lo sport in città”
Paolo Piffer, consigliere comunale Monza

La novità è di quelle importanti, perché Monza, in quanto città cardine e punto di riferimento dello sport nel territorio, sarà protagonista di un nuovo ambizioso progetto di inclusione sociale ed educativa volta a migliorare nei cittadini il benessere fisico e soprattutto psicologico, grazie a Sportcity e al suo coordinamento con altri comuni in tutta Italia.

Monza. E’ di pochi giorni fa la notizia dell’approvazione della mozione sulla “Sport City Declaration”, ovvero un accordo tra il comune e la Fondazione SportCity volto a rendere la città monzese ancora più “sportivizzata”. Più spazio per lo sport, più spazio per il benessere fisico, sociale e anche psicologico: questi, in stretta sintesi, gli obiettivi che hanno convinto il Consiglio Comunale, riunitosi lunedì scorso, ad approvare all’unanimità la proposta presentata dal consigliere Paolo Piffer (Civicamente).

Le novità saranno moltissime e, in proposito, MBNews ha intervistato proprio Piffer, per cercare di capire più a fondo cosa i cittadini monzesi si dovranno aspettare nel prossimo imminente futuro.

LE DICHIARAZIONI

In cosa consiste questo accordo con il Comune?

“Ho chiesto al comune di Monza che si accordasse con la fondazione Sportcity – una realtà importante, innovativa nel mondo dello sport, che sta riuscendo a coordinare, all’interno dell’iniziativa, diverse città in Italia, tra cui alcune lombarde come Milano, Lodi, Pavia e Cassano d’Adda – al fine di aderire a un progetto nazionale ambizioso volto a migliorare il benessere psico-fisico di tutti i cittadini mediante varie iniziative volte a promuovere lo sport sul suolo monzese: innanzitutto questo accordo con la Fondazione, avrà come vantaggio quello di usare risorse per organizzare eventi sportivi in modo coordinato, dunque evitando che ogni comune faccia per sé: tutto inizierà con lo Sportday – il 17 settembre 2023 -, il primo dei numerosi eventi che verranno portati in scena grazie al progetto. Di cosa si tratta? Di una “giornata dello sport” dove ogni comune, decidendo in base al territorio e ai propri spazi, proporrà delle attività sportive di ogni tipo. Quello a cui si punta è la “sportivizzazione della città”, cioè usare lo sport sia per i classici fini ludici e motori, ma non solo, perché lo sport deve essere sinonimo di attività sociale ed educativa, e proporremo iniziative volte a raggiungere questo goal. Lo sport deve essere integrato in tutte le politiche, coinvolgere e impegnare le comunità, ma pure creare soluzioni in partenariato con altri settori in modo trasversale”.

Quali sono gli aspetti innovativi che porterà con sé?

“Fino a oggi si è sempre parlato molto di sport, ma intanto lo sport si è riuscito a ritagliare solo spazi piccoli. La prima rivoluzione che verrà stabilita sarà indirizzata a rendere la città un luogo dove esso possa occupare un ruolo ancora più importante: vorrei che non si pensasse, come accade spesso, che il termine sport sia sinonimo di palestra all’aperto; la città di Monza sarà integrata con attività ludiche sportive di diverso tipo, perché l’idea è quella di veicolare il messaggio che lo scopo non sia solo quello del benessere fisico: è importantissimo anche il benessere psicologico nella vita quotidiana, soprattutto in un momento dove stress e preoccupazioni stanno diffondendosi in modo allarmante nella vita di ogni cittadino, giovane o non giovane. Il progetto è volto ad arrivare a tutti”.

Come spiegherebbe a un cittadino monzese, brevemente, che cos’è il modello SportCity?

“È un’invasione pacifica e positiva che lo sport farà nella nostra città: vedremo più sport ovunque e non solo nei luoghi già finalizzati alla pratica sportiva”.

Che tipo di futuro si aspetta per questo progetto?

“Mi aspetto che sempre più persone si avvicino al mondo sport e che tutte le figure educative in città, a partire dalle famiglie, si accorgano dell’importanza dello sport anche da un punto di vista educativo e sociale: cosa fondamentale al giorno d’oggi. L’obiettivo del progetto a medio-lungo termine è di certo molto ambizioso, ma si può raggiungere. Sarà necessario coinvolgere i giovani nelle attività: costruire con loro passo dopo passo il futuro di questa città.

Su 28 voti la mozione da Lei mossa è riuscita a guadagnarsi l’approvazione totale, che cosa ne pensa di questo risultato?

“Questo fatto che sia stata approvata la mozione in modo unanime è la dimostrazione chiara ed evidente che anche da un banco di minoranza sia possibile ottenere, come in questo caso, un risultato totalmente positivo. L’importante è che la minoranza muova i giusti passi per raggiungere un obiettivo che possa andare incontro alle esigenze di tutta la comunità”.