La guerra in ucraina

Nika compie un anno, è tornata in Ucraina con la mamma

La piccola Nika era nata un anno fa all'ospedale di Desio: è stata la prima bimba profuga ucraina nata in Brianza dopo lo scoppio della guerra. Il suo compleanno lo ha festeggiato a casa sua in Ucraina, dove è tornata con la mamma e il fratellino, per ricongiungersi al papà. "Qui è tranquillo, ma ogni giorno suonano le sirene di allarme" dice la mamma

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Un anno fa, tutta la Brianza aveva festeggiato la sua nascita, stringendosi in un abbraccio ideale a lei e alla sua famiglia.  L’Ucraina era da poco stata invasa dalla Russia e molte persone stavano scappando, disperate. Nika è stata la prima bimba profuga ucraina nata in Brianza, all’ospedale di Desio, dallo scoppio della guerra.  Era il 18 marzo 2022 e la sua nascita era stata raccontata dai quotidiani locali ma anche nazionali. Ora il suo primo compleanno lo ha festeggiato in Ucraina, con i genitori e il fratellino. La piccola,  con la mamma Tetiana e il fratello Oleksander, è infatti tornata a casa. L’aspettava  papà  Ivan,  che non ha potuto assistere di persona alla sua nascita. La famiglia si è così riunita, anche se in una situazione precaria, in un Paese che, purtroppo, è ancora in guerra.

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La mamma: “Qui è tranquillo ma ogni giorno suonano le sirene”

“Siamo tornati a casa” spiega dall’Ucraina la mamma Tetiana Zakharova, 28 anni. “Abitiamo vicino alla Romania, qui è tranquillo”. La famiglia, come tutti gli ucraini, cerca di vivere la propria quotidianità, nonostante le difficoltà e le preoccupazioni. La zona in cui vive la piccola Nika con mamma, papà e fratellino non è sotto le bombe, ma l’allarme suona spesso. “Ogni giorno suona la sirena – spiega la mamma Tetiana – Suona almeno 2 o 3 volte al giorno e anche di notte”. Un suono che, purtroppo, è diventato familiare. “Ormai siamo abituati – dice con rassegnazione la giovane donna – quando scatta la sirena, restiamo in casa. Speriamo che vada tutto bene”. Qualche settimana fa la mamma con i due bambini è “scappata” in Inghilterra, ospite della sorella. “Siamo stati via due settimane, intorno al 24 febbraio, temevamo i bombardamenti e quindi siamo andati via”. Ora sono rientrati a casa. “Oleksander va all’asilo, quando suona la sirena lo svegliano e lo portano in cantina insieme a tutti i bambini. Io con Nika resto a casa. Spero che questa situazione si risolva”.

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Nika con la mamma un anno fa a Desio

“Siamo grati per l’accoglienza che ci è stata data a Desio”

La giovane mamma ricorda con affetto il periodo trascorso a Desio e gli auguri che le erano state rivolti quando era nata la sua bimba.  Lei e Nika erano finite anche in tv: una troupe di Pomeriggio 5 aveva organizzato il collegamento in diretta con Barbara D’Urso, dalla casa in cui abitava a Desio. “Siamo andati via da Desio la scorsa estate, così i bambini hanno potuto riabbracciare il loro papà, rimasto in Ucraina. Lo scorso autunno siamo tornati per un paio di settimane, per fare visita a mia mamma, che abita a Desio. Siamo grati per l’accoglienza che ci è stata data”. Anche la famiglia della piccola ha potuto usufruire del servizio della Posteria Sociale di Desio, per fare la spesa gratuitamente ogni settimana.

In città 203 profughi, una cinquantina sono andati via

A Desio, al momento, ci sono 203 ucraini fuggiti dalla guerra, secondo i dati forniti dall’assessorato ai servizi sociali del comune. Un anno fa erano 256, dunque 53 ucraini hanno lasciato la città. Sono 128 le famiglie (in particolare donne e bambini) che si sono registrate a Desio dall’inizio della guerra. Di queste, 21 risultano essere andate via: sono andate in altre città o in Ucraina, in base a quanto risulta ai servizi sociali, che sono in contatto con la Caritas e le associazioni di volontariato.  I minori ucraini presenti in città sono 81, di cui 42 maschi e 39 femmine. Alcune famiglie sono ospitate in un appartamento presso i  missionari saveriani, con un progetto Sai (Sistema Accoglienza Integrazione) gestito dal Consorzio Comunità Brianza.

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