Alcuni rappresentanti del comitato “No Pedemontana”, con una piccola delegazione di Unione Popolare, hanno tenuto un presidio questa mattina in via Molinara a Desio, in uno dei terreni agricoli espropriati per la realizzazione dell’autostrada. L’intenzione era quella di fare sentire la propria voce proprio oggi, giorno in cui i tecnici avrebbero dovuto avviare i carotaggi sul terreno, in vista dell’avvio dei cantieri. “In realtà su quel terreno non sono ancora state sistemate le trivelle come pensavamo – spiega Iaia Piumatti – ma è stato fatto solo uno studio preliminare della zona, per capire dove poi installare i macchinari per prelevare i campioni di terreno da analizzare”. Gli ambientalisti si sono poi spostati a San Giuseppe, al confine con Seregno, dove invece sono già stati avviati i carotaggi sui terreni interessati dal passaggio di Pedemontana. Qui i tecnici sono al lavoro con le trivelle, per l’analisi dei terreni dove passerà l’autostrada. “Vogliamo continuare ad esprimere il nostro rifiuto ad un’opera che devasterà il territorio” spiegano i rappresentanti del comitato No Pedemontana.
Desio si trova lungo la tratta C dell’opera, che va dall’interconnessione con la Milano Meda a Cesano Maderno fino all’interconnessione con la tangenziale est a Usmate Velate, per una lunghezza di circa 16 chilometri. Lo scorso mese di dicembre, Autostrada Pedemontana Lombarda ha firmato il contratto che prevede l’affidamento della progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori delle tratte B2 e C al consorzio di imprese guidato dal Gruppo Webuild. Una firma che di fatto ha dato il via libera al tratto di autostrada che interesserà anche Desio. Le due tratte, secondo il programma, saranno realizzate entro il 2026