Ad Arcore la mozione anti-Pedemontana del Centrosinistra

Pd e colleghi hanno chiesto un consiglio comunale straordinario per formalizzare un parere di contrarietà da trasmettere in Regione.
Anche ad Arcore si prova a lottare contro Pedemontana. Il centrosinistra ha preparato una mozione con la richiesta di un consiglio comunale straordinario. Obiettivo: favorire un dibattito consiliare chiaro e trasparente e approvare un parere di contrarietà all’infrastruttura da trasmettere a Regione Lombardia In assenza di un coinvolgimento delle amministrazioni comunali da parte di Pedemontana, è questo un modo di far sentire la propria voce per i sindaci delle tante comunità coinvolte dal tracciato. Questa richiesta, firmata da Partito Democratico e Prospettiva Civica, a dire il vero non particolarmente tempestiva, ricalca un po’ quelle già approvate da diverse amministrazioni, ultima in ordine di tempo quella di Lesmo.
Mentre le trivelle scavano con la prospettiva di cantieri in partenza nel 2023 e in chiusura a fine 2024 (per la tratta C), Luca Monguzzi e Michele Calloni, consiglieri di minoranza, appoggiati da tutto il centrosinistra, chiedono “che in consiglio comunale ognuno esprima chiaramente la propria posizione, anche per trasparenza nei confronti della cittadinanza – ha detto Monguzzi – era stato proprio Maurizio Bono a dire in un’assemblea pubblica qualche mese fa che le vie legali potevano essere un buona strada”. Invece la giunta Bono ha ritenuto di non procedere con il ricorso al Tar sulla questione della “pubblica utilità” degli espropri. Così come gli altri Comuni anche di centro sinistra. Questione di rischi di danno erariale in caso di sconfitta che il centrosinistra comprende anche: d’altronde anche i partiti avrebbero potuto aderire al ricorso ma non hanno deciso in tal senso in nessun caso.
COSA FARE
Resta il fatto che lo slancio dello scorso anno del sindaco Bono, con incontri tra sindaci e tavoli, non è bastato a trovare una strategia d’azione concreta.
La mozione allora chiede di trasmettere il parere di contrarietà a Regione, di promuovere il confronto con gli enti superiori, di valutare anche la “possibilità di promuovere azioni giudiziali”.
MODELLO “LESMO”
Il testo è molto simile a quello promosso dal Comune di Lesmo che in solitaria, oggi, 18 marzo, alle 16, firmerà il ricorso al Tar alla presenza dell’avvocato Granara. La mozione del centrosinistra di Arcore, in questo senso, non può fare probabilmente nulla: il 21 scadono i termini per il ricorso al Tar e comunque la giunta ha già deciso di astenersi.
TANGENZIALINA
Intanto l’assessore Lorenzo Belotti e il sindaco hanno incontrato funzionari di Pedemontana per parlare dell’opera connessa, meglio nota come “tangenzialina”. Snellirebbe il traffico di attraversamento in città passando nella zona della Bergamina e poi in quella di confine con la bananina di Usmate. “Ci sono sembrati ben disposti – ha detto Belotti – e interessati anche a realizzarla prima che il cantiere di Pedemontana parta, in modo da utilizzarla per tutto il traffico pesante che il cantiere porterà”.
Un “ben disposti” che suona troppo debole come garanzia, in assenza di un impegno scritto, e in un quadro che sembra avere “asfaltato”, appunto, in pochi mesi, decenni di impegno civico per spuntare opere di mitigazione e compensazione importanti. Su questo fronte le notizie certe sono poche. Ma se davvero il cantiere Pedemontana tratta C dovesse partire nel giro di pochi mesi, l’attesa è quasi terminata.