Pedemontana, botta e risposta tra il ministro Salvini e i giovani amministratori brianzoli del Pd

All’assemblea nazionale di Anci Giovani il ministro ha parlato dell’importanza di coinvolgere i territori nella programmazione delle grandi opere
Botta e risposta su Pedemontana tra il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini e il gruppo di brianzoli di centrosinistra che nel fine settimana ha partecipato alla 12esima assemblea nazionale di Anci Giovani a Treviso. Un incontro in Veneto che ha riunito sindaci, assessori e consiglieri comunali under 35 provenienti da tutta Italia e in cui si sono susseguiti interventi di istituzioni e membri del governo, tra cui quello del ministro Salvini che ha parlato dell’importanza di coinvolgere i Comuni nella programmazione e nella gestione della realizzazione delle opere pubbliche strategiche.
Un concetto condiviso da tutti e che ha dato ai delegati brianzoli del centrosinistra presenti a Treviso l’occasione di far notare al ministro, al termine dei lavori dell’assemblea, che per quanto riguarda la realizzazione dell’autostrada Pedemontana in Brianza e, in particolare, per le tratte che attraversano il vimercatese “il processo partecipativo è totalmente assente”, si legge in una nota diffusa dal gruppo di assessori e consiglieri del vimercatese composto da Giorgio Monti di Mezzago, Daniele Dossi di Vimercate, Giacomo Biffi e Davide Usai di Cavenago, Laura Mauri di Carnate.

“Ci siamo sentiti coinvolti dalle parole del ministro, perché il caso della tratta D di Pedemontana è proprio il contrario di quello che lui ha sostenuto come corretto metodo di confronto istituzionale – afferma Vincenzo Di Paolo, capogruppo del centrosinistra in Consiglio provinciale – Abbiamo illustrato a Salvini la contrarietà di un territorio rispetto alla realizzazione di Pedemontana e abbiamo spiegato come sul vimercatese l’autostrada porterà un impatto inutilmente devastante. Gli abbiamo fatto presente soprattutto come i Comuni siano totalmente ignorati e non riescano a trovare un’interlocuzione seria con la società e la Regione”.
Un esempio della situazione viene illustrato dal consigliere provinciale Giorgio Monti che ribadisce come “a distanza di quasi un anno la Regione non abbia ancora dato risposta ai report che la Provincia e i Comuni hanno elaborato, fornendo una serie di suggerimenti e soluzioni sulle diverse tratte. Nei giorni scorsi abbiamo sollecitato il presidente della Provincia, Luca Santambrogio, per ottenere un riscontro da Regione e sabato abbiamo approfittato della presenza del ministro per sollecitare su tutti i livelli quel confronto che finora è mancato”.