Attualità

Pgt Monza, parola d’ordine: “preservare le ultime aree libere esistenti”

L’assessore Lamperti è stato chiaro: "Non esiste continuità con la giunta precedente."

Generico marzo 2023

Monza è uno dei 14 Comuni italiani con un suolo non consumato inferiore al 25%. Il sindaco di Monza, Paolo Pilotto, e l’assessore al Governo del territorio, Marco Lamperti, hanno presentato la nuova Variante al Piano di governo del territorio che si propone proprio di preservare le ultime aree libere esistenti. La Variante, approvata dalla giunta il 16 marzo del 2023, prevede nel particolare un riduzione dei 435 mila metri quadrati conteggiati dal Pgt di Martina Sassoli, l’ex assessore dell’esecutivo Allevi. La diminuzione inserita nei documenti è di circa il 3% (una stima approssimativa ma comunque plausibile), ma per usare le parole dell’assessore Lamperti, la giunta guidata da Pilotto conta di fare molto di più.

“Aprire le riflessioni sul Pgt è un assunzione di responsabilità – ha dichiarato il primo cittadino -. Ci sono alcune integrazioni modifiche da realizzare e faremo tutto il possibile per portarle a termine. Siamo in continuo movimento e il contesto è estremamente interessante, non sono per le rivoluzioni sono a favore di un tono medio”. La nuova Variante si basa su quattro elementi chiave: il consumo di suolo pari a zero di cui si è detto in apertura, massima attenzione al rischio idrogeologico, confronto continuo con l’aspetto paesaggistico e un aggiornamento delle norme. Qualcuno potrebbe sostenere che anche il Pgt precedente prevedeva di limitare il consumo di suolo, ma l’assessore Lamperti ha spiegato che “non esiste continuità con la giunta precedente. Per esempio in via Ticino abbiamo previsto un rivisitazione completa del precedente piano e una riduzione dei metri quadrati previsti e sull’area del Buon Pastore, in corrispondenza del panottico della chiesa, non contempliamo alcuna struttura commerciale, bensì un polo culturale a servizio del territorio”. In tema di aree strategiche, Cascinazza sarà “promossa”, nel senso che sarà inserita nel Parco regionale Valle Lambro, più strutturato e più tutelato rispetto al Plis, ovvero un semplice Parco locale di interesse sovraccomunale meno solido. Per quanto riguarda l’iter della Variante, dopo il benestare della giunta avvenuto la scorsa settimana, in Primavera sarà avviata la fase partecipativa con l’apertura di tre tavoli di confronto con il territorio. In estate, poi, inizierà la stesura della Variante vera e propria che richiederà due anni di tempo.

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