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Podismo, la Stramilano festeggia i suoi 50 anni da DF Sport Specialist

11 marzo 2023 | 18:22
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Podismo, la Stramilano festeggia i suoi 50 anni da DF Sport Specialist

La catena di negozi di abbigliamento e attrezzatura sportiva ha ospitato una serata con grandi campioni dell’atletica italiana in vista della manifestazione che si terrà il prossimo 19 marzo.

Mezzo secolo è un traguardo che porta inevitabilmente a guardarsi indietro. Dove normalmente c’è una strada che si perde tra curve, rettilinei, salite e discese. Ma quando si corre da un tempo così lungo non si può non guardare anche avanti. Se non altro per evitare di sbattere contro qualche ostacolo e rischiare di farsi male.

Così la Stramilano, manifestazione podistica, nata nel 1972, che nel 2023 è giunta alla cinquantesima edizione, ricorda il suo passato con un pizzico di nostalgia. Ma, allo stesso tempo, in vista di domenica 19 marzo, quando migliaia di iscritti partiranno da piazza Duomo per la 10 e la 5 km e da piazza Castello per la mezza maratona, è pronta a celebrare il presente incamminandosi verso il futuro.

Proprio con lo spirito di essere un po’ in mezzo al guado del fiume delle emozioni si è svolta la serata “Stramilano 50 – Run Generation 2023”, un aperitivo con alcuni dei campioni dell’atletica che nei decenni passati hanno corso la più famosa, partecipata e popolare competizione stracittadina italiana.

stramilano-campioni

RICORDI DEL TEMPO CHE FU

Gelindo Bordin, Francesco Panetta, Danilo Goffi, Marco Marchei, Stefano Mei e Giorgio Rondelli si sono ritrovati nel punto vendita DF Sport Specialist di via Palmanova a Milano in una serata, organizzata dalla catena di negozi di abbigliamento e attrezzatura sportiva, tra gli sponsor della Stramilano, che ha oscillato tra immagini del passato, certezze del presente e speranze per il futuro. Non senza tributare il giusto spazio alla bellezza, quella di Martina Broggi, Miss Lombardia 2022.

Alla serata dei campioni, c’erano perfino Michele Mesto e Aldo Gelosa, due superstiti di quel gruppo di antesignani che, insieme a Renato Cepparo, ebbe l’idea, agli albori degli anni Settanta, di trasformare la Milano-Proserpio, una passeggiata non competitiva di 43 chilometri che si disputava di notte, nella Stramilano. Che si aprì agli atleti professionisti dal 1976.

stramilano-campioni

“Io ho corso la prima edizione, quella del 1972 – ricorda Giorgio Rondelli, ex mezzofondista e storico allenatore della Pro Patria Milano e di alcuni dei principali nomi dell’atletica italiana, Alberto Cova su tutti – arrivai secondo al traguardo, anche se mi venne detto che il primo era salito su un motorino ad un certo punto del percorso”.

Da allora la Stramilano è cresciuta di anno in anno, fino a raggiungere i 50mila iscritti. Il tutto grazie anche alle capacità organizzative di Francesco Alzati, di cui oggi il figlio Andrea ha raccolto il testimone e del Gruppo Alpinistico Fior di Roccia.

“La Stramilano è sinonimo di corsa su strada, soprattutto per tutti quelli che una volta venivano chiamati tapascioni” afferma Stefano Mei, oggi presidente della Fidal nazionale (Federazione italiana dell’atletica leggera), ma con un passato da campione europeo dei 10mila a Stoccarda nel 1986. E, non certo ai vertici del suo palmares sportivo, anche con una fugace apparizione alla Stramilano nel 1985, quando prese parte alla maratona a staffetta.

stramilano-campioniStefano Mei, Gelindo Bordin, Francesco Panetta, Marco Marchei

CAMPIONI SENZA TEMPO

Ben più corpose le partecipazioni di Gelindo Bordin e Francesco Panetta alla stracittadina meneghina, che ha già raggiunto il sold out di iscrizioni on line per il 19 marzo. “La Stramilano, che ho vinto nel 1987 dopo essere arrivato secondo nel 1986, è sempre stato un buon test per gli appuntamenti agonistici più importanti” afferma Bordin, che è stato il primo italiano a conquistare la medaglia d’oro in maratona alle Olimpiadi (Seul 1988) e l’unico ad aggiudicarsi la maratona di Boston.

“Si tratta di una manifestazione podistica che si integra alla perfezione con Milano e costituisce un collegamento tra i giovani, gli amanti della corsa e i campioni dell’atletica” aggiunge l’ex campione vicentino, che da tempo lavora per la Diadora, ma nel suo passato sportivo vanta anche due medaglie d’oro agli Europei (Stoccarda, 1986 e Spalato, 1990) e un bronzo ai Mondiali (Roma, 1987), sempre in maratona.

Ha un legame forte con la Stramilano, condito da qualche rammarico, anche Francesco Panetta, da anni residente a Monza e in Brianza, che i suoi successi sportivi più importanti li ha conquistati nei 3mila siepi (oro ai Mondiali di Roma nel 1987 e agli Europei di Spalato nel 1990).

stramilano-campioniSergio Longoni, patron di DF Sport Specialist

“Ho cominciato a correre la Stramilano già da juniores, appena salito in Lombardia dalla Calabria – ricorda Panetta, oggi impegnato anche sulla pista di atletica di Villasanta con la Onlus Corona Ferrea per il progetto Special Olympics – sono arrivato, poi, due volte secondo nel 1988 e nel 1989. Brucia in particolare la prima, quando ho perso in volata dal brasiliano Diamantino”.

Nel 1989, invece, a vincere la Stramilano, appunto davanti a Panetta, fu il kenyano Ngugi, capostipite di una serie di atleti provenienti dal Paese africano che nella stracittadina meneghina dominano, tra gli uomini, da più di 30 anni. Tranne qualche eccezione. Come l’italiano Rachid Berradi, che nel 2002 vinse con il tempo 1h00’20”, record italiano di mezza maratona fino al 2021, quando Eyob Faniel l’ha migliorato di soli 13 secondi.

Lo strapotere del Kenya alla Stramilano riguarda anche le donne. Ma nell’ultima edizione, quella del 2022, ha vinto proprio un’italiana, Giovanna Epis. Che, guarda caso, è allenata da Giorgio Rondelli. Insomma il filo di questa corsa, dopo 50 anni, continua ad essere srotolato sulle strade della città e nel cuore di chi la corre o la segue.