Monza, sit-in alle case Aler: inquilini e sindacati sul piede di guerra

Difficoltà di comunicazione con l’ente, degrado, telecamere installate da un inquilino in modo arbitrario. Michele Quitadamo, referente AS.I.A.-USB-Monza e Brianza ci ha spiegato il perchè della protesta.
Monza. Un sit-in per “dare voce a chi spesso non ce l’ha e rivendicare i giusti diritti”. Manifesta con questa motivazione il sindacato AS.I.A.-USB-Monza e Brianza che insieme ad alcuni inquilini Aler ieri mattina, 9 marzo, ha denunciato lo stato, a loro detta, “grave e diffuso” nella gestione degli stabili di Aler, l’Azienda Lombarda per l’Edilizia Residenziale che ha competenza territoriale per la gestione del patrimonio immobiliare pubblico e dei servizi abitativi pubblici.
A darsi appuntamento sotto gli uffici di Aler MB in via Baradello sono stati circa una 20ina di manifestanti. Tra questi Michele Quitadamo, referente AS.I.A.-USB-Monza e Brianza che ha spiegato a MBNews le ragioni della protesta. “Stamattina abbiamo sollevato le grosse problematiche che troppo spesso accompagnano la gestione delle case Aler nel nostro territorio – spiega. – In particolare c’è una situazione grave che abbiamo riscontrato in via della Birona a Monza, dove un inquilino noto all’Aler ha posizionato telecamere in modo arbitrario e a mio avviso illegale. La cosa è nota da tempo, ci sono mail che lo dimostrano, eppure niente è stato fatto”.

“Intanto – prosegue – il neo costituito comitato inquilini non solo non viene riconosciuto come soggetto interlocutore, ma addirittura non ha spazi comuni né luoghi di incontro perchè questi sono occupati sempre da quello stesso inquilino che lì, con un mazzo di chiavi solo in mani sue, ha un magazzino. Gli inquilini si vedono troppo spesso negato il confronto con l’ente anche quando manifestano problemi importanti, come l’assenza del riscaldamento in casa. Manifestiamo per dire che così non va”.
“Quello che chiediamo – chiosa il sindacalista – è una comunicazione di buon senso e dignitosa. Ci sembra davvero il minimo”. Quitadamo ha ricordato alla nostra testata che non è la prima volta che gli spazi di via Birona fanno parlare (negativamente) di loro: a luglio dello scorso anno era crollata una parte del soffitto dei posti auto.


Le foto presenti nell’articolo sono state concesse da Michele Quitadamo.