Progettazione universale

Firmato a Monza e Brianza il primo protocollo d’intesa per l’abbattimento delle barriere architettoniche

Firmato protocollo d’intesa fra la Provincia MB e l’Associazione Disabili Visivi ONLUS-APS-ETS, prima volta in Italia

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La firma del protocollo d'intesa

Firmato oggi il protocollo d’intesa fra la Provincia di Monza e della Brianza e la “Associazione Disabili Visivi” ONLUS-APS-ETS, volto a promuovere l’applicazione delle modalità più idonee ed efficaci agli interventi per l’abbattimento delle barriere architettoniche e sensopercettive. Lo scopo è anche quello di rafforzare le azioni di promozione e diffusione della cultura dell’accessibilità e della progettazione ampliata delle opere pubbliche, in particolare nell’ambito degli interventi PNRR nel territorio provinciale di competenza, tramite i quali la Provincia MB è impegnata in molteplici interventi di riqualificazione e/o nuova edificazione delle strutture scolastiche del territorio. Una grande occasione, questa, per un cambio di passo e di prospettiva e potenziare lo sviluppo della cultura tecnico-progettuale in tema di accessibilità e “progettazione universale”.

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Con “progettazione universale” s’intende la nozione accolta dal Decreto del Ministro dei Beni Culturali nel 2008 (Linee guida per il superamento delle barriere architettoniche nei luoghi di interesse culturale), quale conseguimento della conoscenza ed effettiva applicazione delle normative vigenti in tema di progettazione di edifici, attrezzature e spazi esterni, così da renderli completamente fruibili e sicuri anche da parte di persone con limitata o impedita capacità motoria o sensoriale e a maggior veduta, specialmente in caso di emergenze legate ad incendi, terremoti ed altre calamità.

Il passaggio concettuale è quello di perseguire una progettazione centrata sulla persona con un approccio olistico che possa soddisfare le esigenze delle persone, in considerazione di tutte le età, dimensioni e capacità, ed anche in relazione ai cambiamenti che si sperimentano durante l’arco della vita. In quest’ottica, la Provincia intende d’ora in poi, in ambito progettuale, rivolgersi a una utenza ampliata, considerando ciascun individuo e non un target limitato di persone, senza distinzione di età, sesso e abilità, e assicurando che i propri progetti perseguano i principi di equità, flessibilità, semplicità, percettibilità delle informazioni, tolleranza all’errore, contenimento dello sforzo fisico e riduzione delle distanze.

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Questa collaborazione tra la Provincia MB e l’Associazione Disabili Visivi ONLUS-APS-ETS ha peraltro l’ulteriore fine di promuovere la diffusione e la tutela del diritto all’accessibilità ed alla fruizione degli spazi anche da parte delle persone con ridotta capacità motoria, sensoriale o intellettiva, con l’intento di realizzare il riconoscimento della pari dignità e delle pari opportunità per tutti i cittadini, oltre a combattere ogni forma di discriminazione.

“Passare alla progettazione universale – spiega il Presidente della Provincia di Monza e della Brianza, Luca Santambrogio – consente infatti di contribuire al raggiungimento delle priorità trasversali del PNRR. Un progetto PNRR infatti, per essere efficace, strutturale e in linea con gli obiettivi del Pilastro europeo dei diritti sociali, deve dare pari opportunità a tutti i cittadini. La persistenza di disuguaglianze nonché la mancanza di pari opportunità per persone di diversa provenienza, religione, disabilità, età, genere o orientamento sessuale non sono infatti solo un problema individuale, ma possono essere un ostacolo significativo alla crescita economica del nostro paese. Sta alle istituzioni impegnarsi in prima linea per promuovere politiche inclusive a beneficio dell’intera comunità”.

Il Presidente dell’Associazione Disabili Visivi ONLUS-APS-ETS, Giulio Nardone, ha commentato: “È stata talmente centrata, dettagliata ed esaustiva l’introduzione del Presidente Santambrogio che una mia qualunque annotazione sul piano degli scopi e dei metodi per conseguire i traguardi, anch’essi perfettamente indicati e conformi allo spirito del PNRR e alla lettera della Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità, sarebbe ripetitiva e pleonastica. Mi limiterò quindi ad accennare all’impegno che l’Associazione da me presieduta si sta assumendo con questo documento che per noi costituisce un primum e un prius. Infatti, a parte centinaia di collaborazioni episodiche con Enti pubblici, territoriali e non, questo rappresenta il primo rapporto stabile e organico con un Ente del livello e dell’importanza della Provincia di Monza e Brianza. Inoltre, esso costituisce per noi una priorità nell’ambito della mole di lavoro di volontariato sociale da noi svolto a livello nazionale, anche perché ci sentiamo di dover corrispondere pienamente alla fiducia che l’Ente Provincia ci ha concesso.  Sono sicuro che, lavorando insieme ai nostri tecnici esperti in una materia che, purtroppo, non rientra ancora nei piani di studio neppure a livello universitario, i risultati saranno certamente di eccellenza, privi degli errori di progettazione che invece dobbiamo molto spesso constatare nelle opere pubbliche e in quelle in strutture private aperte al pubblico. Saranno anche perfettamente rispondenti a tutti gli aspetti della normativa vigente in tema di accessibilità e costituiranno un modello per analoghe realizzazioni.

Guardiamo con molta fiducia ai corsi per i tecnici degli Enti comunali e, auspicabilmente anche per gli Ordini professionali, che la Provincia intende promuovere, sicuri dei risultati positivi circa la concreta applicazione delle norme, non sempre rispettate, più per mancata conoscenza che per negligenza, ciò che sarà un importante contributo alla diffusione della cultura dell’accessibilità”.

 

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