“RicorDalla”: standing ovation al Teatro Manzoni di Monza per il concerto omaggio a Lucio Dalla

L’intero ricavato della serata benefica organizzata dai Lions Club di Monza e della Brianza, con voci e orchestra d’eccezione, sarà devoluto a sostegno dei progetti de La Meridiana e dell’associazione Capirsi Down.
Ricordi, sorrisi, applausi, buona musica e tanta voglia di fare del bene. È stata anche questo la serata benefica organizzata dai Lions Club di Monza e della Brianza e dedicata alla memoria di Lucio Dalla, al Teatro Manzoni di Monza, giovedì 9 marzo. Un vero e proprio concerto con voci e orchestra d’eccezione, il cui ricavato sarà devoluto a due realtà solidali del territorio: La Meridiana e Capirsi Down.
“Anna e Marco”, “Washington”, “L’anno che verrà”, “Stella di mare”. Questi solo alcuni dei titoli delle canzoni che hanno scaldato il palco del Manzoni. Ad interpretare i capolavori del cantautore bolognese le voci di Francesco Lori, Sara Mazzei e degli ospiti speciali Marco Ferradini, artista di “Teorema”, e Marta Ferradini, con l’accompagnamento dell’HCM Orchestra, gli arrangiamenti di Francisco Cisco Sbano e la direzione artistica di Paolo Tomelleri.

Deus ex machina della serata Roberto Oggioni, del Club Lions Monza Parco, che da settembre, insieme ad altri soci e, tra i vari, al maestro e clarinettista della serata, Paolo Tomelleri, si è messo all’opera. Una serata che ha visto la partecipazione di numerosi cittadini, donatori anonimi, ma anche dell’assessore alla Cultura del Comune di Monza, Arianna Bettin, in rappresentanza dell’Amministrazione, del presidente della Cooperativa La Meridiana, Roberto Mauri e di Cristina Milanesi, presidente di Capirsi Down.
“La musica unisce, entra dentro di noi, spesso riduce il dolore e combatte lo stress – ha commentato Oggioni. “La musica oltre che intrattenimento è un grande veicolo di relazioni e di solidarietà. Per questo abbiamo deciso di organizzare per la settima volta un concerto che proponesse una bella serata e la possibilità di fare del bene. Ognuno di noi può trovare una canzone strettamente legata alla sua vita, che in qualche modo la esprime. Per alcuni di noi, il grande personale interprete è stato proprio Dalla”.

Ad aprire le danze “Anna e Marco“, brano uscito nel 1979 e contenuto nell’undicesimo album di Dalla intitolato “Lucio Dalla”, che conteneva anche un grande classico come “L’anno che verrà”. Due giovani, l’incontro in discoteca, un amore e la capacità di racchiudere in una canzone i sogni, le paure e le speranze di una generazione, tra gli anni ’80 e ’90. E a seguire l’ironica condanna della guerra, insensata, con “Washington“, per poi tornare al tema dell’amore, con un brano intimo, quotidiano, come “Tu non mi basti mai“, pubblicato nell’album “Canzoni” del 1996.

“Quando ascoltai i primi provini, di un Dalla ancora sconosciuto, non ne compresi subito il grande valore di artista – ricorda Paolo Tomelleri. “La grandezza di Lucio stava anche nel riuscire a fare dei brani con una grandissima vena melodica, che arrivavano al cuore della gente, senza strafare con le armonie che rimanevano semplici. È stato autore di grandi poesie musicali per le quali l’accompagnamento diventa quasi un pretesto. Più di quarant’anni fa ebbi la fortuna di accompagnarlo al pianoforte, momento che ricordo con commozione”.

A chiudere la serata dedicata al cantaurore bolognese “Caruso” e “La casa in riva al mare“. Brano quest’ultimo, pubblicato nel 1971, tra i più noti in assoluto della carriera di Dalla e che per la sua eterna attualità ha raccolto la standing ovation del pubblico monzese. Un detenuto che dalla sua cella vede solo il mare e una casa bianca dalla quale, ogni tanto, si affaccia una donna, Maria, nome inventato attribuitole dallo stesso detenuto. Un amore lontano, platonico, eppure presto unica ragione di vita e motivo di speranza dell’uomo che però morirà dietro le sbarre.