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Botte e morsi a mamma e sorella: apre ai Carabinieri con le mani ancora insanguinate

13 marzo 2023 | 06:46
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Botte e morsi a mamma e sorella: apre ai Carabinieri con le mani ancora insanguinate
Carabinieri di Seregno

Calci, pugni e persino morsi alla mamma e alla sorella: le due donne sono riuscite a chiamare i Carabinieri un attimo prima che fosse loro rotto il telefono

Tornato a casa nel cuore della notte completamente ubriaco, gli era stato domandato solamente di abbassare il tono di voce per non svegliare i vicini. Quella semplice richiesta è bastata però a scatenare la furia. Calci, pugni e persino morsi alla mamma e alla sorella: le due donne sono riuscite a chiamare i Carabinieri un attimo prima che fosse loro rotto il telefono. Arrestato 38enne a Seregno, aveva ancora le mani sporche di sangue.

Celibe, nullafacente, incensurato, da tempo aveva “abituato” la madre e la sorella – di 62 e 43 anni – a quelle violenze. In quell’appartamento, nel quartiere Santa Valeria, le botte e gli scatti di ira dell’uomo erano quasi all’ordine del giorno. Rassegnate, le due donne, speravano solo di non venire accoltellate.

Nella notte di sabato, attorno alle 03:00, i carabinieri della Compagnia di Seregno sono intervenuti nell’appartamento, da dove una donna in forte stato di paura e agitazione, aveva appena chiamato il “112” per chiedere aiuto. Subito è giunta sul posto una gazzella dell’Arma. Appena scesi dalla macchina i militari si sono trovati davanti un uomo che, con le mani ancora intrise di sangue, in evidente stato di ebbrezza alcolica, stava uscendo dal portone della palazzina dalla quale era partita la richiesta di aiuto.

Fermato l’uomo e passato in consegna a un’altra pattuglia nel frattempo sopraggiunta, i Carabinieri sono saliti al terzo piano dove, all’interno della casa completamente a soqquadro con porte, arredi e suppellettili danneggiate, hanno trovato mamma e figlia ancora terrorizzata dopo l’ennesima aggressione da parte del 38enne. Quella notte, rientrato a casa ubriaco, aveva subito dato in escandescenza aggredendo con calci pugni e morsi prima la sorella e poi la madre intervenuta in soccorso della figlia. La 62enne, visto che la situazione era totalmente fuori controllo, temendo il peggio, ha composto il 112 e richiesto l’intervento dell’Arma. In quel momento, il 38enne, notato che la madre stava telefonando ai Carabinieri, l’ha nuovamente aggredita strappandole di mano il telefono e mandandolo in frantumi.

Tratte in salvo, è poi emersa una storia di violenza e rassegnazione. Le due vittime, una volta giunte in caserma, avrebbero raccontato ai militari di essere ormai abituate a botte e violenze, vivendo perennemente con l’ansia e il terrore di qualche gesto ancora più estremo da parte del parente. La 62enne, infatti, per la paura che il figlio potesse accoltellarla, nei mesi addietro gli aveva sottratto e nascosto un coltello che il 38enne era solito portare con sé. Una delle prove di quelle aggressioni erano proprio le porte, gli arredi e le suppellettili della casa fortemente danneggiati, colpiti dall’uomo proprio durante i vari scatti di ira avuti nel tempo.

L’uomo, dopo gli accertamenti del caso, è stato arrestato e portato al carcere di Monza.