Perseguita, aggredisce e terrorizza la vicina: il giudice lo costringe a lasciare la sua casa

30 marzo 2023 | 21:54
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Perseguita, aggredisce e terrorizza la vicina: il giudice lo costringe a lasciare la sua casa
Stalking condominiale

Da un banale diverbio per dell’acqua finita accidentalmente sui fiori, la pacifica convivenza tra vicini di casa si è trasformata in un incubo per una 57enne di Sesto San Giovanni. Clamorosa decisione del Gup di Monza: è stalking condominiale.

Da un banale diverbio per dell’acqua finita accidentalmente sui fiori, la pacifica convivenza tra vicini di casa si è trasformata in un incubo per una 57enne di Sesto San Giovanni. Clamorosa decisione del Gup di Monza: è stalking condominiale. Divieto di dimora per un 39enne. Minacce continue, aggressioni a lei e a sua sorella, danni alle macchine e alla porta del suo appartamento: la donna viveva in uno stato perenne di ansia.

L’aqua sui fiori: l’inizio dell’incubo

Tutto sarebbe iniziato nel giugno 2021 quando, a causa di un temporale insistente, la 57enne aveva abbassato la tenda del proprio balcone per evitare che l’acqua potesse danneggiarla. A quel punto le urla del suo vicino di casa, 39enne residente al piano di sotto, che l’avrebbe accusata con quel gesto di aver rovinato i fiori posti nella sua veranda. L’acqua, inevitabilmente caduta sui vasi, sarebbe stata la scintilla scatenante di una lunga, lunghissima, serie di angherie. Prima i pesanti insulti, poi le aggressioni fisiche con tanto di referti dell’ospedale di Sesto San Giovanni. Neppure la sorella della donna sarebbe stata risparmiata da quell’astio.

Macchine danneggiate, vetri in frantumi: il terrore dietro la porta

Come se non bastasse un’escalation di danni alle vetture delle due donne: sostanze appiccicose, ruote forate e persino cristalli mandati in frantumi. Lui, già noto alle Forze dell’Ordine, avrebbe iniziato a stalkerizzarla pesantemente dopo un primo esposto presentato dalla donna al Commissariato di Polizia. Lui in quella occasione avrebbe negato tutto dichiarando però che si sarebbe comportato in futuro da buon vicino di casa. Da allora i dispetti, però, sarebbero aumentati costringendo la 57enne a chiedere alla sorella di andare a vivere con lei per paura di trovarsi davanti a quell’uomo che non accennava a lasciarla in pace.

Quel condominio Aler era diventata per lei una vera prigione. La fine dell’incubo questa mattina quando il Gup di Monza ha disposto nei confronti del 39enne, in affitto ma moroso già da qualche tempo, il divieto di dimora nel comune di Sesto. Poche ore per raccogliere le sue cose dall’appartamento ed è stato costretto ad abbandonare l’alloggio e il comune.

Le dichiarazioni esclusive dell’Avvocato della vittima

“Si tratta della fine di un incubo per la mia assistita – ha spiegato in esclusiva alla Redazione di MBNews il legale della vittima, l’Avvocato Federico Edoardo Pisani – La signora viveva ormai nel terrore e in un costante stato di ansia. La salvaguardia della persona offesa ha prevalso sul diritto di abitazione dell’imputato. Ieri si è tenuta l’udienza preliminare. Nei giorni precedenti all’udienza ho depositato tutte le querele sporte successivamente a quelle in atti e facenti già parte degli atti di indagine. La misura dell’obbligo di firma era stata revocata a dicembre. Quindi ieri di fatto l’imputato era libero, senza alcuna misura. Oggi però lo stesso giudice che aveva revocato la misura ha deciso di applicarne una ex novo”.

Si è giunti così alla clamorosa decisione di vietargli il rientro in casa. Ora la difesa avrà 10 giorni di tempo per chiedere l’annullamento della decisione in sede di riesame.