cronaca |
Cronaca
/

Colpi di manganello su un 16enne per una ragazza: arrestati 2 minorenni

10 marzo 2023 | 07:20
Share0
Colpi di manganello su un 16enne per una ragazza: arrestati 2 minorenni
I Carabinieri di Vimercate

A scatenare la furia una presunta gelosia legata ad una ragazza. Alla spedizione punitiva era presente anche il padre.

La tranquilla serata in pizzeria si è conclusa con la folle corsa in ospedale. Accerchiato, picchiato brutalmente a colpi di manganello tanto da fargli perdere i sensi, e derubato del telefonino poi ridotto in frantumi. I Carabinieri di Vimercate hanno arrestato due giovanissimi fratelli di Arcore: lesioni aggravate in concorso nei confronti di un 16enne. A scatenare la furia una presunta gelosia legata ad una ragazza. Alla spedizione punitiva era presente anche il padre.

L’AGGRESSIONE A COLPI DI MANGANELLO

Lo scorso giugno 2022, nella centralissima piazza Marconi, a Vimercate, il giovane stava cenando in pizzeria con un gruppo di amici quando, improvvisamente, si è trovato circondato dai suoi presunti aggressori. Una parola tira l’altra ed è stato invitato a seguirli nel parcheggio adiacente. Là, tra le macchine parcheggiate, con il concorso del proprio genitore 50enne, due fratelli di 15 e 17 anni, di Arcore, lo avrebbero aggredito a calci e pugni, sfoderando persino dei manganelli. Il tutto per prendergli e distruggergli il telefonino. Solo l’intervento di alcuni dipendenti del locale – che hanno subito richiesto l’intervento degli uomini dell’Arma – è riuscito a placare gli animi e interrompere l’escalation di violenza. I due ragazzini, minacciando i commercianti e gli avventori a scopo intimidatorio con i manganelli, sono poi fuggiti bordo dell’auto condotta dal genitore.

La vittima, svenuta per le botte ricevute, è stata trasportata all’ospedale San Gerardo di Monza, dove è stata poi dimessa con 10 giorni di prognosi riportando contusioni multiple e trauma cranico.

IL TELEFONINO

Ma perché una simile brutalità allo scopo di rubargli e spaccargli il telefono? Non sarebbe stata una “semplice rapina”: è proprio l’oggetto elettronico a ricondurre all’antefatto. Le indagini dei militari della Stazione di Vimercate hanno permesso far luce sul movente dell’aggressione: una pregressa lite, verosimilmente per gelosia, di cui l’aggredito ne era stato solo il testimone.

Qualche giorno prima, infatti, il 16enne in compagnia di un suo coetaneo, dopo aver passato la serata insieme presso un ristorante di Largo Europa, passeggiando per le vie limitrofe, aveva notato la ragazza del suo accompagnatore in atteggiamenti ritenuti “intimi” con un altro ragazzo. Per evitare che i due si azzuffassero aveva saggiamente invitato il proprio amico ad allontanarsi.

Il suo animo da paciere si era poi spinto oltre, offrendo all’amico “tradito” il suo telefono cellulare per chiamare la fidanzatina e chiarire la situazione. Ma, dall’altra parte della cornetta, la voce non era quella della giovane, bensì quella del “rivale”, 17enne di Arcore. I due si sono dati appuntamento al capolinea degli autobus, nella vicina piazza Marconi, per “risolvere” la questione. Gli animi, però, si sono presto scaldati e il fidanzato avrebbe sferrato alcuni pugni al volto dell’altro ragazzo, fuggito poi a bordo del proprio scooter. L’intera scena, nel mentre, era stata immortalata con il telefonino del giovane testimone.

LA VENDETTA DEI 2 FRATELLI

Mentre al fidanzato deluso, via per le vacanze estive, giungevano alcune frasi minatorie “Hai una croce sopra”, nei confronti dell’amico testimone stavano covando la vendetta. Rintracciato dal giovane e da suo fratello 15enne mentre, seduto ad un tavolo mangiava una pizza con amici, “andava punito”. La sua colpa? Aver assistito all’onta subita dal 17enne arcorese.

“Gli uomini dell’Arma sentiti i testimoni, ed acquisiti i filmati dei sistemi di video sorveglianza, hanno identificato negli aggressori due fratelli di Arcore, il 17enne scappato in motorino ed il fratello 15enne, verosimilmente “consigliati” dal padre che, per “retaggio culturale” non poteva sopportare “la vergogna” di quei ceffoni ricevuti” spiegano dal Comando di Vimercate.

Il Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale per i Minorenni di Milano, concordando con le risultanze investigative comunicate dai Carabinieri di Vimercate ha emesso a carico dei due fratelli un’ordinanza di misura cautelare con la quale applica ai due giovani il collocamento in struttura comunitaria, dovendo rispondere dei reati di concorso in lesioni personali aggravate, porto abusivo di oggetti atti ad offendere e rapina.