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25 aprile: numerosi a Monza per celebrare la Festa della Liberazione

25 aprile 2023 | 14:53
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25 aprile: numerosi a Monza per celebrare la Festa della Liberazione

Dalle ore 11, in piazza Trento e Trieste, si sono tenute le celebrazioni per il 25 aprile alla presenza delle autorità cittadine, delle associazioni e di numerosi cittadini che hanno assistito all’Alzabandiera e alla cerimonia ufficiale.

Numerosi sono stati i cittadini che nella mattinata di oggi, martedì 25 aprile, si sono radunati in piazza Trento e Trieste per celebrare il 78° anniversario della Festa della Liberazione. La consueta cerimonia dell’Alzabandiera si è svolta alla presenza delle massime autorità politiche cittadine, delle autorità militari e civili, delle rappresentanze partigiane e delle associazioni combattentistiche e d’arma che hanno prima sfilato in corteo da piazza Citterio fino al Monumento ai Caduti.

A ricordare il ruolo storico della Liberazione nel nostro Paese, senza dimenticare i sacrifici compiuti 78 anni fa dalle donne e dagli uomini che hanno combattuto contro il nazifascismo, le parole del presidente Anpi Monza Emanuela Manco, del sindaco Paolo Pilotto, del presidente della Provincia Luca Santambrogio ma anche di tre studenti del liceo artistico Nanni Valentini di Monza che hanno letto dal palco alcuni brani sulla tematica della Resistenza.

78° anniversario della Festa della Liberazione

La festa del 25 aprile, che in 8mila piazze d’Italia si celebra con la stessa grande attenzione, è memoria, riflessione sugli errori della storia, celebrazione dell’uscita dalla guerra e dal dispotismo autoritario del nazismo e del nazifascismo – ha commentato Pilotto. “Ma è anche espressione di un’eredità generata dal sacrificio e dalla dedizione di molti; sacrificio e dedizione che di lì a poco avrebbero regalato all’Italia la scelta della Repubblica e lapromulgazione della Costituzione. Essa, fin dalla sua nascita, a fronte delle tante restrizioni patite precedentemente, sorresse una diversa idea di popolo e di nazione, attraverso l’affermazione della libertà di espressione e di associazione, attraverso il divieto delle discriminazioni razziali, il ripudio della guerra come strumento di aggressione di altri popoli, la garanzia dell’inviolabilità del domicilio, della libertà di circolazione, di insegnamento, il diritto di voto alle donne, l’autonomia e l’indipendenza della magistratura e tanto altro”.

La giornata di festa ha avuto inizio alle ore 9 con la celebrazione della Santa Messa presso la Cappella del Cimitero Urbano di viale Ugo Foscolo. A seguire l’Amministrazione Comunale ha deposto una corona d’alloro al campo dei Caduti della Resistenza, sulla stele ANEI (L’Associazione Nazionale ex Internati) e al campo dei Caduti di tutte le guerre. Alle ore 10.30 da piazza Citterio, angolo via Carlo Alberto, è partito il corteo, accompagnato dalla musica della Triuggio Marching Band, che ha raggiunto piazza Trento.

La testimonianza dell’Anpi

A prendere la parola per prima, durante le celebrazioni, con voce commossa ed emozionata, Emanuela Manco, presidente Anpi Monza che ha ricordato quanto alto, anche in termini di vite umane, sia stato il contributo della città di Monza alla causa della Resistenza.

78° anniversario della Festa della Liberazione

“Questo è un giorno che rappresenta la liberazione del nostro Paese da vent’anni di dittatura fascista, da una guerra disastrosa e dalle tragedie avvenute in uno dei periodi più bui della nostra storia – ha commentato Manco. “Quel 25 aprile di 78 anni fa esplose la gioia per la fine della guerra, per aver cacciato fascisti e nazisti, certo, ma c’era anche la speranza di creare un Paese diverso, democratico e libero. Speranza che animava i partigiani e le partigiane che combatterono anche a costo della loro vita per un mondo più giusto. Monza è una città che ha dato un contributo altissimo alla causa della Resistenza; Monza è la città, ad esempio, di Gianni Citterio, medaglia d’oro al valor militare, eroe nazionale, giovane avvocato che nel marzo del ’43 fu tra gli organizzatori di quegli straordinari scioperi in Lombardia. Il 9 settembre dello stesso anno, all’indomani dell’armistizio, dal balcone del palazzo municipale di Monza esortò i concittadini a sollevarsi contro gli occupanti tedeschi e cadde in combattimento a Megolo, nel febbraio del ’44”.

“Ma Monza è anche la città di Giovanni Battista Stucchi e di tanti altri uomini e donne, che potrei citare. Ciascuno di noi, passeggiando per le vie, può scoprirlo. Pensiamo alla piazzetta dedicata a Centemero Paleari, a via Antonio Gambacorti Passerini, a via Ernesto Messa, dove sorge il bosco della memoria dedicato ai nostri 92 deportati“.