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Area B e C: Regione Lombardia chiede a Milano un passo indietro. Colpiti anche i brianzoli

12 aprile 2023 | 16:58
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Area B e C: Regione Lombardia chiede a Milano un passo indietro. Colpiti anche i brianzoli
Franco Lucente, assessore ai Trasporti Regione Lombardia.

Il neoassessore lombardo Lucente: “non possono essere solo i pendolari a pagare le politiche ecologiste di Milano. Santambrogio chiede di velocizzare le infrastrutture.

È di oggi, 12 aprile, il commento del neoassessore ai Trasporti di Regione LombardiaFranco Lucente in merito ad Area B e Area C di Milano. L’introduzione dell’eco-tiket a carico degli automobilisti che percorrono la viabilità del capoluogo lombardo non piace al Pirellone che bolla così lo spinoso argomento: “Di sicuro non possono essere solo i pendolari a pagare le politiche ecologiste di Milano: area B e area C non possono essere la soluzione”. Le parole sono appunto dell’assessore Lucente, pronunciate a margine della sottoscrizione dei protocolli d’intesa con le Forze dell’ordine e le Forze armate per la libera circolazione sui mezzi di trasporto pubblico.

LE DICHIARAZIONI

“Ormai è evidente: a Milano Area B non funziona e area C è percepita dagli automobilisti come una fastidiosa, ingiusta e dispendiosa gabella“, ha detto, puntando il dito sul sacrificio che queste scelte politiche del Comune di Milano infliggono ai lavoratori. L’assessore Lucente ha chiesto un incontro con il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, per discutere della questione e provare a condividere un percorso alternativo in ambito trasportistico, in grado di armonizzare le esigenze della sostenibilità con quelle di chi deve raggiungere quotidianamente il capoluogo per lavorare, “sono un convinto assertore del dialogo e del confronto – ha detto – ecco perché il coinvolgimento di enti, istituzioni e associazioni è l’unica strada da seguire per trovare una soluzione soddisfacente in merito alla viabilità”

I BRIANZOLI

Luca Santambrogio presidente mb

E’ una questione, quella delle restrizioni milanesi in nome dell’ecologia, che coinvolge in modo molto diretto anche la Brianza, un’area alle porte della metropoli dalla quale partono quotidianamente fiumi di veicoli diretti a Milano spesso per ragioni di lavoro. Il tema è stato centrale anche nella campagna elettorale lombarda e oggetto di interventi molto critici da diversi partiti di centrodestra. Conferma una visione critica anche il primo rappresentante della provincia di Monza e Brianza, Luca Santambrogio che, poche ore dopo le dichiarazioni di Lucente, ha commentato: “ritengo che la politica migliore per perseguire gli scopi del Comune di Milano senza gravare su lavoratori e automobilisti in genere sia quella di accelerare la realizzazione di infrastrutture alternative. Penso alla M5, alla metrotranvia di Limbiate e Seregno, al prolungamento della M2. Concretizzando queste opere delle quali in parte si parla da anni con continui slittamenti, si favorirebbe l’utilizzo dei mezzi pubblici scoraggiando l’uso dei veicoli privati per una larga fetta di automobilisti”. Se la metronvia Milano-Seregno è già partita con nuovi cantieri imminenti in Brianza, altre infrastrutture sembrano invece incastrate in un pantano di burocrazia.

“Purtroppo sulla M5 i tavoli si sono susseguiti negli anni ma senza risultati e con continui slittamenti – ha commentato Santambrogio – eppure questa opera sarebbe tra le più utili offrendo un collegamento tra Monza e Milano”. A questi tavoli, finora poco produttivi dal punto di vista pratico, la Provincia di Monza ha preso posto insieme agli altri enti coinvolti, primo tra tutti il Comune di Milano. “Nessun coinvolgimento invece – ha detto Santambrogio – sull’introduzione delle aree B e C, una scelta esclusiva di Milano sulla quale invece un confronto sarebbe stato opportuno, considerato l’elevato numero di brianzoli che questi provvedimenti hanno coinvolto”. Rispetto all’efficacia del balzello, diffiicile al momento una valutazione, “da tempo – ha chiosato Lucente- da più parti si chiede di entrare in possesso dei dati di accesso su area B. Sino ad oggi nessuna risposta’”.