Monza

Via Buonarroti, in 200 al corteo Fiab Monza in Bici per ricordare il bimbo investito

Tanti con sole 24 ore di preavviso hanno preso parte al presidio organizzato da Fiab Monza in Bici per ricordare il piccolo Andrea, 11enne che lo scorso 27 aprile ha perso la vita in Via Buonarroti mentre attraversava la strada.


Monza. Si sono ritrovati in decine con meno di 24 ore di preavviso per omaggiare e ricordare il piccolo C.W.T., per gli amici Andrea, l’11enne vittima della strada investito da un’auto lo scorso 27 aprile in via Buonarroti. Sono tanti, circa 200 secondo Fiab Monza in Bici, l’associazione cicloambientalista che ha deciso di organizzare il presidio. Una manifestazione nata per ribadire l’urgenza di agire sulle nostre nostre strade e le nostre città per evitare che tragedie del genere si ripetano un domani, poi è diventata è un’altra cosa: una comunità che si tiene stretta durante un momento di grande dolore.

Così lo spiega a MBNews Saveria Fontana, Presidente di Fiab Monza in Bici: “non è stato facile organizzare questo momento, avevo ansia, paura di fare la cosa sbagliata. Ma ora posso dire che è stata la scelta giusta. E’ stato un momento toccante ed emozionante in cui davvero ci siamo sentiti comunità. Una partecipazione ben al di sopra delle mie personali aspettative che mi ha riempito il cuore. Noi abbiamo l’ambizione di essere un’associazione che lotta per il bene dei cittadini: oggi è stato così. Si vedeva che le persone avevano bisogno di parlare, di stare insieme. Siamo orgogliosi di questa Monza”.

Il presidio di Fiab Monza in Bici, Fontana: “Un tenersi stretti come comunità”

Il presidio si è svolto ieri, sabato 19 aprile dalle ore 16.00. Il gruppo si è dato appuntamento in Via Buonarroti 115 presso il centro civico Regina Pacis San Donato; poi alle 16.30 si è spostato in Via Buonarroti 189 sul luogo dell’incidente. Tanti i presenti e tanti i bambini, molti di questi dell’Eureka Basket con le loro caratteristiche felpe rosse, compagni di quella squadra di basket che il piccolo frequentava con passione. Al presidio, commentato da Saveria Fontana come “il luogo in cui oggi non ha vinto l’indifferenza”, presenti alcuni membri della famiglia del bambino, residente a Monza e di origini cinese, tanti cittadini del quartiere e alcuni rappresentanti delle istituzioni cittadine, tra cui l’assessora alla mobilità del Comune di Monza Giada Turato. Tutti scortati dalla Polizia Locale.

L’associazione continua il suo impegno per le Zone30

Un abbraccio collettivo in cui ha vinto la delicatezza e la fratellanza, ma che non ha potuto ignorare i problemi che via Buonarroti (e non solo) vive da tempo: troppe poche strisce pedonali in cui attraversare con sicurezza e soprattutto la necessità di trovare strategie per moderare la velocità delle automobili. “Continueremo a chiedere – chiosa la presidente di Fiab Monza in Bici – zone30 in città, al fine di rallentare le automobili. Altre città stanno andando in questa direzione e i risultati parlano da soli”.

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