
Alla richiesta di mostrare i documenti, il 20enne al volante avrebbe estratto la patente di guida sottoposto poi agli accertament
Atto falso, ricettazione e tentata truffa ai danni dello Stato: sono queste le accuse di cui dovrà rispondere un 20enne fermato nei giorni scorsi dai Carabinieri di Besana in Brianza. Il ragazzo avrebbe mostrato ai militari una patente falsa e per questo lui, operaio comasco, ora è finito nei guai. Il fatto è accaduto alle ore 22, in piazza Galileo Galilei. Quando le gazzelle sono passate davanti alla stazione ferroviaria hanno subito notato una vecchia Peugeot 206 con a bordo tre giovani.
Insospettiti, i militari dell’Arma hanno deciso di effettuare un controllo delle persone all’interno del mezzo, identificati in tre senegalesi di 16, 18 e 20 anni di età, regolari sul territorio nazionale, residenti nelle province di Como e di Lecco.
Alla richiesta di mostrare i documenti, il 20enne al volante avrebbe estratto la patente di guida sottoposto poi agli accertamenti. A quel punto, inseriti i dati sul dispositivo mobile “Odino” per la verifica real time sulla banca dati, i Carabinieri hanno notato che qualcosa non tornava, come se l’operaio non avesse mai conseguito quel titolo. Eppure la patente sembrava vera in tutti i dettagli di verifica. Il 20enne è stato dunque invitato a seguirli in caserma dove hanno accertato definitivamente che quella patente, per quanto apparentemente perfetta in ogni dettaglio, non aveva il numero di serie corretto.
Avendo presentato ai militari una patente di guida inesistente e quindi da ritenersi certamente falsa; avendo indotto inizialmente in errore i carabinieri che lo hanno sottoposto a controllo, mostrando il documento con lo scopo di far credere loro di essere abilitato alla guida e procurandosi quindi ingiustamente il “profitto” poter guidare senza conseguenze, non riuscendoci solo grazie ai controlli effettuati in banca dati; il 20enne è stato denunciato.