Desio, di nuovo vandalizzata la panchina rossa della Casa delle Donne

La panchina rossa della Casa delle Donne di Desio è stata di nuovo vandalizzata. A distanza di nemmeno un mese dal primo danneggiamento, avvenuto a metà marzo, l’associazione ha segnalato e denunciato un nuovo atto vandalico contro la panchina, simbolo della lotta alla violenza alle donne, allestita nel cortile di via Lampugnani 80,  a pochi passi da Villa Tittoni e dalla biblioteca civica. “Purtroppo, mentre stiamo cercando una soluzione insieme all’amministrazione comunale, la nostra panchina rossa contro la violenza alle donne è stata di nuovo vandalizzata” scrive l’associazione, mostrando sui social la foto della panchina di legno completamente danneggiata.  La panchina è stata avolta con del nastro adesivo, in attesa che venga sostituita.  “Non ci facciamo intimidire, ne metteremo una nuova, di metallo” afferma il direttivo dell’associazione. “Purtroppo, è successo ancora un altro vandalismo” constata amareggiata la presidente Franca Biella, ricordando che quella panchina rossa, con la scritta “Chiama il 1522” è stata intitolata ad Hevrin Khalaf, giovane curda di cittadinanza siriana, paladina dei diritti civili delle donne, barbaramente uccisa da milizie filo turche nell’ottobre 2019. La panchina era stata inaugurata il 26 novembre 2019, in occasione della giornata contro la violenza alle donne.

L’associazione insieme all’amministrazione comunale sta cercando delle soluzioni al problema dei vandalismi e dell’abbandono rifiuti nel cortiletto di via Lampugnani. Nei giorni scorsi, il vicesindaco e assessore alla sicurezza Andrea Villa e l’assessore alle pari opportunità Samantha Baldo hanno  incontrato le rappresentanti della Casa delle Donne, nella loro sede, per un confronto sui possibili interventi da realizzare, per evitare vandalismi e spiacevoli nuove sorprese.