Le ville di delizia della Brianza pronte a giocarsi la carta Unesco, intanto…

L’edizione primaverile di Ville Aperte parte con una novità: le ville di delizia della Brianza, luoghi dove nell’Ottocento i nobili milanesi venivano a passare le vacanze, saranno candidate a diventare Patrimonio Unesco.
L’edizione primaverile di Ville Aperte parte con una novità: le ville di delizia della Brianza, luoghi dove nell’Ottocento i nobili milanesi venivano a passare le vacanze, saranno candidate a diventare Patrimonio Unesco. Il presidente della Provincia di Monza, Luca Santambrogio, ha confermato la notizia mentre presentava la 21° edizione della manifestazione, in programma dal 29 aprile al 7 maggio e che coinvolge cinque Province, Monza e Brianza, Lecco, Como, Città Metropolitana di Milano e Varese. “Questa doppia manifestazione, che si aggiunge a quella tradizionale d’autunno, si giustifica col fatto che siamo dotati di un patrimonio culturale di inestimabile valore – ha commentato Santambrogio -. La pazza idea di candidare le ville di delizia nasce proprio da questo motivo”. La procedura sarà attivata nelle prossime ore e, fermo restando che non sarà facile avere semaforo verde (Villa Reale di Monza ci ha provato più di una volta riscuotendo però delle sonore bocciature), dovrebbe concludersi nel giro di un anno e mezzo. In attesa di avere una parola certa dall’Unesco, da venerdì 14 aprile e possibile prenotarsi per partecipare alla manifestazione Ville Aperte. “Il nostro è un territorio dal grande potenziale – ha dichiarato Giovanni Alberti, vice presidente della Provincia via di Como -. Questa manifestazione ha il merito di valorizzarlo, molti dei nostri ragazzi non hanno cognizione delle ricchezze artistiche e architettoniche presenti”. I numeri dell’edizione primaverile (l’anno scorso è stato registrato un buon successo con 64.000 visitatori) dicono che saranno aperte al pubblico 33 Ville storiche in 28 Comuni sparsi nelle cinque Province lombarde di cui si diceva. Sono presenti Villa Reale di Monza e Palazzo Arese Boromeo di Cesano Maderno, Villa Bernasconi di Cernobbio, Villa Arconati di Bollate e Villa Gianetti di Saronno. Per la Provincia di Lecco sarà possibile visitare Villa Monastero, un pregiato complesso formato dall’antica dimora di fine Ottocento, oggi trasformata in museo, e dallo splendido giardino botanico lungo quasi due chilometri sul lago.
Rappresentativo della manifestazione è Palazzo Rasini a Cavenago di Brianza, costruito a partire dal XVI secolo, esempio di dimora storica che vanta importanti cicli di affreschi e stucchi. “Per BrianzAcque, che quest’anno compie i suoi primi 20 anni di vita, il sostegno a Villa Aperte si configura sempre più come un preciso impegno verso la collettività – ha aggiunto Enrico Boerci, presidente di Brianzacque, che con Bea, Brianza Energia Ambiente, sostiene Ville Aperte -. Il nostro obiettivo è di valorizzare e promuovere un patrimonio che non è solo artistico e culturale, ma è intriso di identità, di storia, di tradizione”. Tutte le info sulle visite sono online sul sito web della manifestazione www.villeaperte.info e sulla app Ville Aperte in Brianza. Il costo del biglietto è di 5 euro. Inoltre dal 17 aprile sarà attiva una infoline dedicata alla manifestazione. Telefono: 039 975 2251.