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Linkedin per le aziende, come aumentare il fatturato del 20% in un anno

26 aprile 2023 | 08:46
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Linkedin per le aziende, come aumentare il fatturato del 20% in un anno

In un evento organizzato da Confimi Industria Monza e Brianza e Confimi Industria Bergamo, in collaborazione con Newton Srl, si è parlato delle potenzialità del social network dei contatti professionali. Anche per le Pmi.

Monza. Gli investimenti sono una componente essenziale della strategia di crescita di un’azienda. Ma non sempre comportano l’impiego di un’ingente somma di denaro da spendere. Ad esempio i social network, spesso criticati per gli effetti potenzialmente deleteri del loro abuso, possono invece costituire un investimento a basso costo e dall’altissimo rendimento. È il caso, in particolare, di Linkedin, da 20 anni il social dei contatti professionali e di chi è interessato ai contenuti specifici relativi al mercato del lavoro.

Le caratteristiche, i vantaggi e alcuni “trucchi” per sfruttare le potenzialità di Linkedin, che ha più di 800 milioni di iscritti nel mondo, di cui 17 milioni in Italia (dato aggiornato a gennaio 2023), sono stati al centro dell’evento “LINKEDIN | In campo con i campioni” organizzato da Confimi Industria Monza e Brianza e Confimi Industria Bergamo, in collaborazione con Newton Srl.

linkedin-confimi

Il principale gol da bomber, per mantenere la metafora calcistica del titolo dell’appuntamento svoltosi presso l’Hotel de la Ville di Monza, è quello decisamente più allettante per un’azienda, in particolare per una delle tante Pmi del nostro territorio: aumentare il fatturato del 20% grazie al sapiente uso di Linkedin.

GLI ERRORI

Prima di cominciare a sviscerare i punti chiave di Linkedin, social network acquistato da Microsoft nel 2016, è importante capire quali sono gli errori che gli imprenditori commettono su questo fronte.

“Spesso non sono disposti ad ascoltare i suggerimenti di un’agenzia e non hanno fiducia in essa perché pensano che da qualche parte ci sia la fregatura, mentre le agenzie come la nostra vogliono condurre al successo i propri clienti, come un allenatore i suoi calciatori” spiega Ivana Gramignano, esperta di Marketing & Communication di Newton Srl, azienda brianzola di “Software Solution & Communication”, con sede legale a Monza ed operativa a Muggiò, che da 20 anni si occupa di trovare soluzioni per migliorare il business delle imprese, in particolare del settore trasporti e logistica.

linkedin-confimiIvana Gramignano

“Altro errore di alcuni imprenditori è non essere presenti su Linkedin, perché con l’assenza si comunica comunque qualcosa ai clienti e ai possibili acquirenti – continua – inoltre è bene affidarsi ad agenzie come la nostra, ma chi guida un’azienda deve essere consapevole che resta il vero esperto sul campo, il creatore dei contenuti, del prodotto e del servizio e quindi è lui a giocare la partita”.

COSA SI DEVE FARE

Gli elementi che rendono Linkedin uno strumento redditizio per le aziende non sono molti, ma tutti ugualmente decisivi. “Gli imprenditori – afferma Gramignano – devono capire prima di tutto che è importante iscriversi e metterci la faccia, come hanno fatto a partire dagli anni 90, anche tramite altri strumenti di marketing come spot pubblicitari o carta stampata, Giovanni Rana, Ennio Doris, Luciano Benetton, Francesco Amadori e più recentemente Francesca Bardelli Nonino proprio su questa piattaforma”.

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“Dopo aver aperto il proprio profilo su Linkedin, è necessario avere costanza e tempo per costruire contenuti accattivanti e capaci di diventare virali – continua – basta dedicare ogni giorno il tempo di due caffè, circa 10-15 minuti, magari facendosi dare una mano dai giovani presenti in famiglia o in azienda, che sanno usare meglio i social e ne conoscono prima anche gli aggiornamenti”.

Le notevoli potenzialità di Linkedin per la crescita del fatturato di un’azienda passano attraverso il funzionamento di un algoritmo interno. “Per evitare la pubblicazione di contenuti volgari ed inappropriati, c’è un bot che classifica i post in spam, contenuti di bassa qualità e contenuti di qualità” chiarisce l’esperta di Marketing & Communication di Newton Srl.

“Ogni post su Linkedin inizialmente viene mostrato ad un ristretto gruppo, poi in base alle reazioni gli viene attribuito un ranking che condiziona quanto succede dopo – continua – se un post, dopo la pubblicazione, supera brillantemente il primo step, viene amplificato nella diffusione direttamente dalla piattaforma di Linkedin”.

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CASE HISTORY

Nell’evento organizzato da Confimi Industria Monza e Brianza e da Confimi Industria Bergamo la teoria è stata affiancata dalla pratica. E, così, sono stati mostrati due esempi concreti di come Linkedin sappia incidere positivamente sui bilanci e sull’attività di un’azienda.

Il primo è quello di OMG Industry, impresa di proprietà della famiglia Caloni con sede legale in Muggiò, che produce e commercializza macchine speciali per la movimentazione e chiusure industriali, con la quale Newton ha intrapreso un rapporto di reciproca collaborazione che dura da diversi anni e che nel caso di Linkedin si è concretizzato con una rinnovata veste grafica e un corso dedicato ai commerciali dell’azienda.

“Partendo da una nuova immagine coordinata studiata e realizzata da Ivana Gramignano di Newton – spiega Daniele Ferrari, Responsabile Marketing di OMG Industry – abbiamo, prima individuato, e poi veicolato con costanza, concretezza e tempistica, contenuti di valore, principalmente video e case-history”.

linkedin-confimiDaniele Ferrari

“I nostri numeri dicono che oggi, anche grazie a Linkedin, la nostra attività marketing e di comunicazione è incentrata quasi esclusivamente sul web – continua – grazie ad Internet, noi come altre Pmi, possiamo, a costi notevolmente ridotti, essere competitivi a livello comunicativo con colossi di dimensioni decisamente più rilevanti, sia in termini di struttura che fatturato.”

IL COMMERCIALE INFLUENCER

Non ha investito nemmeno un euro su Linkedin, ma ha ottenuto risultati straordinari anche Stefano Gelmetti. Di professione Key Account Manager della multinazionale Ricoh, ma ormai diventato un affermato commerciale/influencer.

I suoi 52mila follower e l’oltre mezzo milione di visualizzazioni che raccolgono i suoi post, pubblicati con la cadenza di uno a settimana, dimostrano quanto sia potente questo social network.

linkedin-confimiStefano Gelmetti

“Non scrivo per vendere direttamente le soluzioni che offre l’azienda per cui lavoro – spiega Gelmetti – però i miei contenuti, che raccontano esperienze e problemi in cui altri si possono rispecchiare, sono letti soprattutto da manager e dipendenti di altre aziende e il ciclo di vendita inizia anche attraverso un “mi piace”, un commento, una condivisione, che diventano interazioni di potenziali clienti”.

Le strade di Linkedin, insomma, possono fare percorsi diversi, ma il punto di arrivo, se si mettono in atto i passaggi giusti, è quasi sempre migliore di quello di partenza. Alla condizione, però, che non bisogna mai stancarsi di continuare il viaggio.