Cemento al posto dei ciliegi in Via Mauri a Monza

Monza, città green o grey? Il Comitato dei residenti di via Angelo Mauri ha mostrato il suo malcontento in occasione dell’abbattimento di due ciliegi per far posto a una palazzina di cinque piani. “Questa decisione – comunicano i residenti – non rispetta quei buoni propositi di tutela e conservazione del verde esistente”. Oltre ai due ciliegi verrano infatti rimossi anche un certo numero di alberi di media grandezza.

L’assessore all’urbanistica del comune di Monza, Marco Lamperti, spiega però che “si tratta di un piano attuativo della precedente amministrazione di Dario Allevi sul quale ora né gli uffici né la parte politica ha alcun potere perché i permessi sono stati ampliamente rilasciati”.

Il progetto è stato approvato il 1° aprile 2021, mentre la convenzione urbanistica è stata firmata il 22 dicembre dello stesso anno. “I piani attuativi hanno una valenza di 10 anni, mentre i permessi di costruire di 3 anni. – spiega Marco Lamperti – Capita quindi che la nuova giunta si ritrova da smaltire dei piani attuativi di quasi 10 anni fa; senza contare che alcuni hanno una proroga di 3 anni causata dal covid”.

Sarà impossibile salvare i ciliegi perché “vivendo in uno Stato di diritto – spiega l’assessore all’urbanistica – una volta che hai acquisito il diritto di poterlo fare questo non può essere sottratto”.

Per i residenti l’area tra via Oliveto e via Mauri meriterebbe un intervento di tutela della biodiversità, non l’ennesima colata di cemento. Propongono infatti la creazione di un corridoio verde con il vicino centro sportivo Ambrosini e il canale Villoresi.

“Anche se non ci sarà modo di salvarli, verranno fatti dei giardini con delle nuove piante. – sottolinea Lamperti – Quei ciliegi purtroppo, anche se la nostra amministrazione presta particolare attenzione al verde pubblico, sono vittima della precedente amministrazione visto che i titoli sono stati rilasciati un anno e mezzo prima del nostro insediamento”.

L’amministrazione di Paolo Pilotto in campagna elettorale ha messo in primo piano la tutela del territorio: “più verde e consumo suolo zero”. Solo il tempo ci dirà se rispetteranno il loro piano di rigenerazione urbana verso la transizione ecologica e il consumo di suolo negativo.