Cordoglio

Lutto a Nova Milanese: è morto il Cavalier Renato Caimi, il papà della “schiscetta”

Conosciuto come ideatore della “schiscetta”, presente con i suoi prodotti nei musei di design internazionali, nella sua vita il Cav Caimi ha ricevuto decine di riconoscimenti e premi in tutto il mondo

renato caimi
Renato Caimi

Nova Milanese in lutto per la scomparsa del Cav. Renato Caimi, grande imprenditore, ma soprattutto un cittadino modello. Caimi si è spento a 97 anni oggi, 17 aprile. “Una personalità che ha dato lustro alla città, fondatore dell’azienda Caimi Brevetti S.P.A., il cav. Caimi era profondamente legato e radicato nel territorio novese che tanto amava e da cui non ha mai voluto trasferire la propria azienda in continua crescita” il commosso cordoglio dell’Amministrazione Comunale.
Solo qualche mese fa era stato insignito anche del Premio Beato Talamoni, la massima benemerenza provinciale istituita in occasione dell’anniversario del Santo Patrono della Brianza Luigi Talamoni. Conosciuto come ideatore della “schiscetta”, presente con i suoi prodotti nei musei di design internazionali, nella sua vita il Cav Caimi ha ricevuto decine di riconoscimenti e premi in tutto il mondo, tra i quali tre Compassi d’Oro (due dei quali proprio nel 2022), tre German Design Awards e il DesignEuropa Awards, assegnato dall’Ufficio dell’Unione Europea per la proprietà intellettuale, a conferma della sua vocazione alla ricerca e alla tutela dell’invenzione, il vero capitale di Caimi.
“Una vita intensa dedicata al lavoro, alla famiglia ma anche alla sua comunità, impegnato in prima persona nel mondo dell’associazionismo: il Cavalier Caimi fu il primo Presidente dell’allora sottocomitato della Croce Rossa a Nova Milanese. L’Amministrazione Comunale, a nome di tutta la città, esprime la propria vicinanza alla famiglia in questo momento di dolore”.

QUANDO LA SCHISCETTA DI CAIMI ARRIVO’ AL QUIRINALE

Leggenda vuole che sul finire del 1949, Renato Caimi ha l’idea di brevettare un contenitore ermetico per la pausa pranzo di operai, lavoratori, studenti. Sul tram che da Nova Milanese, la sua città, lo porta a Milano ha appena visto un operaio perdere l’equilibrio e rovesciare un pentolino con la minestra. Tre anni dopo, nel 1952 Caimi, una piccola azienda della Brianza, brevetta un contenitore in alluminio che protegge il contenuto. Il nome è tutto un programma: schiscetta da schiscià, “schiacciare” in milanese, ad indicare appunto «il cibo schiacciato nel suo contenitore». Diventerà un simbolo del boom economico italiano e un prodotto imitato in tutto il mondo, pratico, e nelle versioni più moderne pure di design.
Nel 2021 il modello pilota, quel contenitore che ha quasi 70 anni di storia, è finito nelle mani del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

PREMIO BEATO TALAMONI

Il 3 ottobre 2022 il premio Beato Talamoni venne consegnato alla Caimi Brevetti (Comune di Nova Milanese) con la seguente motivazione: “E’ l’inventore della “schiscetta”, un prodotto diventato iconico, simbolo lombardo del boom economico nella rinascita post-bellica. Un oggetto che sa raccontare il valore del sapere fare impresa come espressione di innovazione, creatività ed inclusione. Valori che hanno fatto della Caimi Brevetti, fondata a Nova Milanese nel 1949, brand mondiale di riferimento nel design oriented, settore in cui continua ad investire in competenza, qualità, capacità di sperimentare e soprattutto a creare lavoro.La vocazione alla ricerca e la tutela dell’invenzione sono da sempre il cuore della Caimi Brevetti. Renato Caimi, ancora oggi saldamente alla guida dell’azienda, ha scelto di tutelare, attraverso il brevetto le invenzioni ed il lavoro, perché “le idee sono l’unico capitale dell’uomo”. Interprete autentico e geniale del made in Italy, con la sua azienda mantiene intatto il DNA di una tipica impresa famigliare brianzola, nonostante i traguardi internazionali, coltivando collaborazioni con istituzioni, associazioni, poli universitari e sostenendo progetti a attività nei confronti della comunità”.

IL COMMENTO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE

Sulla scomparsa dell’imprenditore è intervenuto anche Federico Romani, presidente del Consiglio regionale, che in una nota esprime vicinanza alla famiglia e non solo: “Una perdita immensa che mi addolora. Se ne va un pezzo di storia, quella tradizione che vorremmo continuare sempre a ricordare come modello del fare impresa al quale dovremmo sempre ispirarci, ma con la visione dei tempi di oggi, moderna ma attenta alle nostre radici, ai nostri valori”

 

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