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/A capo di una banda di spacciatori: morde un poliziotto ma finisce in manette
20 aprile 2023 | 09:27

Spaccio al Parco delle Groane
Per sfuggire all’arresto ha persino morso un poliziotto. In manette, nonostante il tentativo di darsi alla macchia, il pusher capo banda dello spaccio take away.
Per sfuggire all’arresto ha persino morso un poliziotto. In manette, nonostante il tentativo di darsi alla macchia, il pusher capo banda dello spaccio take away. Il quartier generale era nei boschi di Solaro (Parco delle Graone), dietro la sala slot con varie ramificazioni intorno a Villaggio Brollo. Un market della droga in attività 24 ore su 24, dove i clienti potevano rifornirsi, a qualsiasi ora del giorno e della notte, di sostanze stupefacenti.
Lui, 22enne di origine magrebina, si sentiva il fiato sul collo: due settimane fa i Carabinieri di Cesano Maderno e Desio, agli ordini del Maggiore Luigi Perrone, lo avevano messo in fuga, riuscendo però ad arrestare due suoi “compari”. Sperando di non fare i conti con la giustizia, poi, avrebbe provato a rifugiarsi a Milano, dove è stato arrestato dalla Polizia.

LE OPERAZIONI ANTI DROGA
Cocaina, eroina e hashish venduti, a qualsiasi ora del giorno e della notte, tra le fronde degli alberi. A marzo nel Parco delle Groane erano scattate le manette tre spacciatori irregolari da parte dei Carabinieri di Desio e Cesano Maderno. Allora era stato arrestato in flagranza di reato un 34enne marocchino, senza permesso di soggiorno e senza fissa dimora. Con la droga nelle tasche, alla vista delle divise, il pusher aveva cercato di far perdere le proprie tracce scappando tra la folta vegetazione. Tentativo rivelatosi un buco nell’acqua perchè, poco dopo, i militari lo avevano raggiunto e bloccato.
Il 34enne era stato trovato in possesso di 6 grammi di cocaina, 37 grammi di eroina, 76 grammi di hashish, materiale per il confezionamento e la somma in contanti di euro 2.045, probabile provento dell’attività illecita. Arrestato per il reato di detenzione ai fini di spaccio, era stato giudicato dal Tribunale di Monza nel processo per direttissima, come disposto dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Monza. Stessa sorte per altri due spacciatori, anche loro irregolari sul territorio italiano, sorpresi dagli uomini dell’Arma di Desio. Entrambi marocchini, rispettivamente di 24 e 26 anni, si nascondevano nel Parco in attesa dei loro clienti. Nel corso dell’attività sono stati sequestrati 18,5 g di cocaina, 35 g di eroina e 16 di hashish.
A dicembre 2022, poi, accampamenti dello spaccio, pistole e machete in stile narcos: i Carabinieri di Desio avevano sgominato una banda di pusher nell’area verde. Dalle prime ore di martedì 20 dicembre, nelle province di Monza e della Brianza, Varese, Milano, Palermo e Alessandria, i militari della Compagnia Carabinieri di Desio, con il supporto di quelli dei reparti territorialmente competenti, avevano dato esecuzione a due ordinanze applicative della custodia cautelare in carcere, emesse dal G.I.P. del Tribunale di Milano e di Monza, a seguito delle richieste avanzate rispettivamente dalla Procura Distrettuale di Milano e dalla Procura Ordinaria di Monza. 24 in tutto gli arresti. Le indagini hanno consentito di monitorate un migliaio di cessioni di droga, con il deferimento di ulteriori 11 persone, che, non facendo parte dell’associazione, sono state ritenute responsabili, a titolo individuale, di attività di spaccio e, in ultimo, l’identificazione di 113 assuntori.

IL PUSHER ERA RICERCATO
“Iniziamo con una bellissima notizia: è stato arrestato il capo della banda di pusher” ha commentato il vice sindaco di Ceriano Laghetto, Dante Cattaneo. “Disposto a tutto per scappare, il pusher magrebino di 22 anni, con una sfilza di precedenti, è stato arrestato dopo aver pure morso un poliziotto nel disperato tentativo di fuggire. Questo personaggio un bel po’ di anni se li farà, un’ottima notizia per la tranquillità del nostro Parco! Grazie Carabinieri e grazie Polizia”.
Gli agenti hanno scoperto che a suo carico c’erano tre ordini di custodia cautelare in carcere, due della procura di Monza e uno della procura di Milano, per lesioni personali e droga.
Si trova nel carcere San Vittore di Milano.