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Silvio Berlusconi, ecco il primo bollettino medico: iniziata la chemioterapia

6 aprile 2023 | 16:08
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Silvio Berlusconi, ecco il primo bollettino medico: iniziata la chemioterapia
Silvio Berlusconi

L’ex premier – che sarebbe vigile e in condizioni stabili – è affetto da leucemia mielomonocitica cronica, ed ha iniziato un ciclo di chemioterapia già nella giornata di ieri dopo il ricovero.

C’è una prima nota ufficiale sulle condizioni di Silvio Berlusconi: l’agenzia ANSA riporta una nota a firma dei professori Zangrillo – suo medico personale – e Ciceri – primario delle unità di Ematologia e Trapianto di midollo osseo e Oncoematologia- secondo la quale l’ex premier è ricoverato in terapia intensiva per la cura di un’infezione polmonare.

“L’evento infettivo si inquadra nel contesto di una condizione ematologica cronica di cui Berlusconi è portatore da tempo” – si legge nella nota –  “La strategia terapeutica in atto prevede la cura dell’infezione polmonare, un trattamento specialisticocitoriduttivo mirato a limitare gli effetti negativi dell’iperleucocitosi patologica e il ripristino delle condizioni cliniche preesistenti”. Già nella giornata di ieri, subito dopo il ricovero, l’ex premier avrebbe ricevuto la prima somministrazione di un ciclo di chemioterapia per combattere una forma di leucemia.

Siamo più sollevati, c’è un miglioramento. Siamo fiduciosi. Ora sta riposando” Queste le dichiarazioni di Paolo, fratello di Silvio Berlusconi, all’uscita dall’ospedale milanese. “Siamo consapevoli che mio fratello è curato nel migliore dei modi. E’ trattato molto bene, siamo fiduciosi che anche questa volta ne uscirà più forte di prima

Silvio Berlusconi si trova da ieri nel reparto di terapia intensiva dell’Ospedale San Raffaele.

Silvio Berlusconi ieri ha ricevuto la visita del fratello Paolo e di Licia Ronzulli. La compagna Marta Fascina è al San Raffaele fin dalle ore del ricovero.

Il leader di Forza Italia era già stato ricoverato nel nosocomio meneghino lo scorso lunedì 27 marzo per controlli di routine e dimesso tre giorni più tardi.