Bellusco, proseguono i lavori per il nuovo Parco dell’Acqua targato BrianzaAcque

Le risorse per la realizzazione del nuovo parco dell’acqua sono pari a 982.000 euro e provengono da un contributo del Ministero dell’Interno.
Integrare il contenimento delle acque meteoriche con la valorizzazione naturalistica dei luoghi e la possibilità di fruirne a scopo ludico, didattico, ricreativo. Sono queste le esigenze che hanno spinto BrianzAcquead ideare il Parco dell’Acqua di Bellusco, il nuovo progetto nel segno dell’innovazione e della sostenibilità.
Dopo quelli di Arcore, Bernareggio e Aicurzio, la società che gestisce il servizio idrico nella zona di Monza e Brianza ne ha in cantiere un altro: quello a Bellusco, in località San Martino, sull’area che si sviluppa lungo al Sp177. Sabato 20 maggio è stato il momento per fare il punto con i vertici e i tecnici della municipalizzata. Con loro, al sopralluogo nel cantiere, anche le autorità locali.

“Viste anche le immagini che la televisione ci sta proponendo rispetto a quello che la Romagna sta vivendo in questi giorni tragici, è ancor più significativo essere qua in questo momento – ha spiegato il primo cittadini, Mauro Colombo. – Oggi a Bellusco vediamo la fase iniziale di realizzazione di un’opera che stiamo realizzando con quei contributi ministeriali che in tante realtà non vengono utilizzati.”
Il parco dell’acqua di Bellusco
Questa opera ha come obiettivo primario la manutenzione e il ripristino del vecchio ramo del torrente Cava, nei pressi dell’isola ecologia di Bellusco. Inoltre saranno creati dei fossi colatori per far defluire l’acqua piovana proveniente dalla Sp 177 e dai terreni agricoli a nord, sul territorio di Sulbiate. I fossi confluiranno poi in un’area di esondazione che, in caso di bombe d’acqua, ricoprirà la funzione di vasca volano.
I lavori sono iniziati nei giorni scorsi e, secondo i tecnici, saranno completati per ottobre 2023. Le risorse destinate alla realizzazione del progetto sono 982.000 euro e provengono da un contributo del Ministero dell’Interno per la messa in sicurezza del territorio per rischio idrogeologico, a seguito della presentazione da parte del Comune del progetto.
“Cerchiamo di dare una soluzione a quelli che sono i problemi ormai noti legati ai cambiamenti climatici che condizionano i nostri centri storici – ha aggiunto Enrico Boerci, presidente di Brianzacque. Negli anni abbiamo realizzato dei grandi scatolari in cemento armato per trattenere l’acqua delle abbondanti piogge. Avendo però un territorio fatto di aree verdi abbiamo pensato utilizzarli in una duplice veste. Da una parte per trattenere l’acqua in caso di forti piogge e, quando non piove, per rendere gli spazi fruibili di socializzazione.”
