Serie a

Il Monza non guarda in faccia nessuno, battuto anche il Napoli Campione d’Italia! fotogallery

I biancorossi, di fronte ad uno stadio da record di incasso, battono gli azzurri con una rete per tempo. Prima Dany Mota, poi Petagna, ex del match, portano a casa l'ennesima vittoria prestigiosa.


Monza. Se il calcio fosse logica e matematica, si potrebbe tranquillamente dire che, per la proprietà transitiva, il Monza, dopo aver battuto il Napoli, fresco Campione d’Italia, ormai è da scudetto. E, invece, una vittoria prestigiosa, conquistata con merito ed autorevolezza, anche se oggettivamente i partenopei giocano con la rilassatezza e i cali di attenzione di chi ha raggiunto in anticipo un obiettivo importante e storico, non vale alcun titolo.

Certo i ragazzi di Palladino, che da napoletano ha inferto un piccolo dispiacere ai suoi concittadini, con questi altri tre punti si candidano sempre di più all’ottavo posto in classifica. Che, con una serie di combinazioni, potrebbe addirittura valere la Conference League e, quindi, l’Europa.

Per il momento i tifosi biancorossi si possono godere una squadra che, dalla difesa all’attacco passando per il centrocampo, dimostra di avere carattere e qualità per mettere in difficoltà chiunque. Comprese squadre molto più blasonate.

Contro il Napoli è bastata una rete per tempo, Dany Mota nel primo e Petagna, ex del match, nel secondo. Il tutto supportato da un Carlos Augusto per il quale ormai non ci sono più aggettivi positivi. E da un Di Gregorio che quando è stato chiamato in causa ha sempre riposto presente.

LA CRONACA

Dalle formazioni iniziali si capisce subito quali potrebbero essere le intenzioni delle due squadre in campo. Il Monza, privo dell’infortunato Colpani, schierava undici titolari. Marlon prende il posto di Pablo Marì in difesa. In avanti Petagna unica punta con Dany Mota che retrocede sulla trequarti insieme a Caprari.

Il Napoli, invece, cambia diversi giocatori rispetto allo squadrone che quest’anno ha mostrato per lunghi tratti il gioco più bello. A partire dal portiere, con Gollini che prende il posto di Meret. In campo anche Bereszynski e Zerbin, mentre Kvaratskhelia si accomoda in panchina insieme a Kim e Di Lorenzo.

Dopo nemmeno un minuto, il Napoli, partito con il giusto piglio di fronte ad uno stadio, da record assoluto di incasso (quasi 700mila euro), che è pieno di azzurro in tutti i suoi settori, sfiora il vantaggio. Osimhen, non tenuto a riposo da Spalletti per difendere il suo titolo di capocannoniere, serve Zielinski, che da posizione defilata non trova per poco la porta.

Il buon avvio dei Campioni d’Italia non dura molto. Il Monza comincia a macinare gioco. E ancora una volta il più positivo è Carlos Augusto. L’Imperatore, come ormai è noto dalle parti della curva Pieri e non solo, viene servito da Petagna in area. Solo la chiusura in extremis di Juan Jesus evita guai peggiori.

Al 18′ arriva il vantaggio del Monza: strappo prepotente di Carlos Augusto sulla fascia sinistra del fronte d’attacco biancorosso, dialogo con Caprari e Pessina, che prova a superare Gollini e involontariamente serve Dany Mota, prontissimo a mettere in rete praticamente a porta vuota!

Il Napoli prova a reagire, ma la brillantezza non è quella di un tempo. Le trame degli azzurri sono piuttosto lente e prive di spunti interessanti. In difesa, poi, con una certa facilità si balla di fronte alla velocità del reparto offensivo del Monza.

Così Rrahmani pecca di precisione su un’iniziativa di Zielinski e Osimhen. Poi al 39′, dopo un’azione manovrata e ficcante, Anguissa inquadra la porta. Deve fare i conti con Di Gregorio, che si allunga e respinge con la reattività che ha più volte messo in evidenza in questo campionato.

LA RIPRESA

Il secondo tempo vede subito l’ingresso in campo Kvaratskhelia, il giocatore del Napoli che probabilmente è entrato più nel cuore dei tifosi azzurri, come testimonia anche la presenza di numerose maglie con il numero 77 che si aggirano dentro e fuori l’U-Power Stadium.

Il georgiano, però, non cambia le carte in tavolo della partita. Il Monza sembra totalmente in controllo e il Napoli in preda ad una confusione allegra. Al 54′, così, arriva il raddoppio del Monza: Izzo lancia lungo per Dany Mota, uno dei più positivi oggi, che si invola, impegna Gollini in una difficile respinta, sulla quale Petagna ha il tempo di controllare e piazzare in rete di sinistro!

Sempre il numero 47 portoghese biancorosso un minuto dopo potrebbe addirittura trovare la doppietta personale su iniziativa di Caprari. Ma questa volta Gollini dice che può bastare così. Spalletti decide di provare il tutto per tutto. Dentro anche Di Lorenzo, Raspadori e Politano per un Napoli super-offensivo.

Come il calcio ci ha insegnato più volte, però, non basta imbottire l’attacco per aumentare le possibilità di fare gol. Ci vuole una mentalità offensiva che i Campioni d’Italia ormai non hanno quasi più. Infatti è un difensore, Olivera, ad impegnare ancora Di Gregorio con un colpo di testa sul primo palo.

Qualche protesta del Napoli, per presunti falli da rigore subiti da Osimhen e Politano, serve soltanto a rendere il clima un po’ più serioso. Per il resto Palladino, cominciata ad avere la certezza, o quasi, che i tre punti potevano considerarsi in cassaforte, concede spazio a Birindelli, Sensi, Machin, Carboni e Antov. Che, così, hanno qualche minuto per prendere parte all’ennesima festa biancorossa.

Nel finale Zielinski, Raspadori e Politano impensieriscono ancora Di Gregorio. Oggi, però, per gli azzurri non è proprio giornata. Il Monza, invece, si porta a casa lo scalpo di un’altra grande. I tifosi biancorossi, dopo le vittorie collezionate contro Juventus, Inter ed ora Napoli, ricorderanno questo primo, storico, campionato in serie A con una sensazione, come minimo, “da tre metri sopra il cielo”.

Le foto sono di Marco Brioschi

Marcatori: 18′ Dany Mota (M), 54′ Petagna (M)

MONZA (3-4-2-1): Di Gregorio; Izzo (84′ Antov), Marlon, Caldirola; Ciurria, Rovella (76′ Sensi), Pessina (83′ Machin), Carlos Augusto; Caprari (68′ Birindelli), Mota Carvalho; Petagna (83′ Carboni). A disp. Cragno, Sorrentino, Donati, Pablo Marì, Barberis, Gytkjaer, Valoti, Ranocchia, D’Alessandro, Vignato. All. Palladino.

NAPOLI (4-3-3): Gollini; Bereszynski (62′ Di Lorenzo), Rrahmani, Juan Jesus, Olivera; Anguissa (63′ Raspadori), Lobotka (80′ Simeone), Zielinski; Elmas (62′ Politano), Osimhen, Zerbin (46′ Kvaratskhelia). A disp. Meret, Marfella, Kim, Ostigard, Zedadka, Demme, Gaetano, Ndombele. All: Spalletti.

Arbitro: Francesco Cosso (Reggio Calabria)

Ammoniti: Caldirola (M), Elmas (N)

Note: Tempo sereno, temperatura fredda, terreno in buone condizioni. Spettatori 14.455 (2.197 settore ospiti),  683.521, 46 euro di incasso.

Recupero: 1′ pt, 5′ st

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