
Pasta di cocaina purissima nascosta nei ceri religiosi. Una volta completato il ciclo di raffinazione della droga, se immessa sul mercato, avrebbe fruttato all’ingrosso circa 200.000 euro.
Pasta di cocaina purissima nascosta nei ceri religiosi. Nel laboratorio allestito in un appartamento a Cesano Maderno, una volta completato il ciclo di raffinazione della droga, se immessa sul mercato, avrebbe fruttato 200.000 euro. Maxi operazione anti droga di polizia internazionale tra il Sud America e la Brianza. Nel pomeriggio di martedì 16 maggio, la Squadra Mobile della Questura di Monza e della Brianza ha interrotto un fiorente traffico di pasta di cocaina proveniente dal Perù ed occultata all’interno di ceri votivi, destinata a Cesano Maderno dove poi lo stupefacente veniva raffinato e destinato a rifornire le piazze dello spaccio lombarde. In manette tre persone: due cittadini italiani, di 42 e 52 anni gravati da precedenti di polizia, ed un peruviano 39 anni, da poco giunto in Italia, tutti dimoranti nel comune brianzolo. Per loro l’accusa è di traffico internazionale di sostanze stupefacenti e detenzione di armi clandestine da sparo con matricola abrasa.

CESANO MADERNO, PASTA DI COCAINA NEI CERI RELIGIOSI: LE INDAGINI
Tante, troppe, le candele votive che dal Perù venivano spedite a Cesano Maderno. Nessun interesse religioso però, bensì un metodo per far giungere in Brianza lo stupefacente “grezzo”. Grazie alla cooperazione internazionale tra le autorità italiane e peruviane, è stato possibile individuare una spedizione contenente 14 ceri in cui erano nascosti oltre 8 chilogrammi di pasta di cocaina destinati a un residente italiano di Cesano.
Ed è proprio a Lima che un’organizzazione criminale era all’opera per inviare in Italia la droga occultandola anche in prodotti commestibili non deperibili.
Grazie alle indagini della Questua di Monza è stato possibile individuare le altre due persone coinvolte nel fiorente traffico, un italiano 52enne ed un cittadino peruviano 39enne entrambi dimoranti a Cesano Maderno. A raffinare la pasta di cocaina ci avrebbe poi pensato il “chimico” peruviano giunto dal Sudamerica appositamente.

IL POLIZIOTTO TRAVESTITO DA FATTORINO
Nel pomeriggio di martedì 16 maggio è così scattata la parte conclusiva dell’operazione con la consegna controllata del pacco contenente i ceri votivi con un poliziotto sotto copertura che, indossando gli abiti del fattorino, ha suonato al campanello dell’abitazione di Cesano Maderno. I due italiani lo hanno fatto accomodare ricevendo il plico internazionale, ed in quel frangente una ventina di agenti della Squadra Mobile e dello SCO hanno fatto irruzione nella casa arrestando in flagranza di reato i due uomini. Nel contempo è stato bloccato e sottoposto a fermo di indiziato di delitto il cittadino peruviano.
In casa è stata poi trovata una pistola semiautomatica modello Gloke clandestina, con matricola abrasa e completa di caricatore con 12 cartucce cal. 9 x 21 mm. Rinvenuti e sequestrati alcuni bidoni e taniche di solventi necessari a raffinare e cristallizzare la pasta di cocaina.
Gli arrestati sono stati condotti nel carcere di Monza a disposizione della Procura della Repubblica. Le autorità peruviane sono state informate degli arresti in Italia e hanno proceduto all’arresto dello spedizioniere responsabile della partita di cocaina.
Le indagini sono ancora in corso per individuare eventuali precedenti spedizioni di stupefacenti e ricostruire la rete di dettaglianti nel territorio della Brianza. La polizia sta svolgendo accertamenti anche sulla storia criminale della pistola per verificare se questa sia stata utilizzata per compiere delitti o altri reati.

Questa operazione si inquadra in una più ampia attività di prevenzione e repressione della Polizia di Stato per contrastare il traffico e il consumo di droga, un fenomeno diffuso e preoccupante, specialmente tra i giovani che iniziano ad avvicinarsi alle sostanze stupefacenti in età sempre più precoce.
(nelle foto, Cesano Maderno pasta di cocaina nei ceri religiosi)