Concluso il Monza Sport Festival 2023 tra giovani sportivi e il Guinness World Record

Si è concluso il Monza Sport Festival che ha visto 60 società sportive, 30 discipline e un test per il Guinness World Record. Peccato l’organizzazione.
60 società sportive, 30discipline, 3 giorni di manifestazione e un Guinness World Record: questo è stato il 46° Monza Sport Festival. Il tradizionale evento, organizzato dall’Unione delle società sportive di Monza Brianza in collaborazione con il Comune, si è tenuto da venerdì 28 a domenica 30 aprile attirando 5.000 spettatori. Bella l’iniziativa, ma che avrebbe merito un’organizzazione più curata.
Fabrizio Ciceri, presidente dell’Ussmb, è rimasto abbastanza soddisfatto dall’evento: “Posso dire che il Festival è andato bene, ma le date di quest’anno erano una novità che qualcuno forse non ha colto. Io stesso vorrei che il 47° Festival si svolgesse ancora a giugno e non a fine aprile.”
I momenti salienti
Da subito il festival ha riservato grandi sorprese. Protagonista del sabato è stato infatti Tommaso Isman, di Astro Roller Skating, che ha conquistato il titolo regionale di High Jump con un salto di 2,80 metri. A inaugurare la giornata di domenica ci ha pensato invece la 91° edizione della “Medaglia d’oro città di Monza” assieme al 46° trofeo Schiatti organizzato dal Pedale Monzese. A vincere il titolo di campione provinciale è stato il ciclista Matteo Fiorin che si è laureato campione provinciale.
Quasi trecento, invece, gli schermidori provenienti da tutto il Nord Italia che hanno partecipato tra sabato e domenica al torneo “Under 14 – Tre armi”, organizzato da BrianzaScherma. Per loro è stata un’importante passerella in vista del prossimo Campionato italiano di Riccione.
A incoronare le gesta sportive dei giovani atleti ci hanno pensato il sindaco Paolo Pilotto e l’assessore allo Sport Viviana Guidetti con una premiazione di 90 atleti monzesi che si sono distinti nel corso del 2022. “Vorremmo che la premiazione diventasse una tradizione. – ha spiegato l’assessore – Il Festival ci sembra infatti la cornice giusta per celebrare i nostri migliori sportivi”
“Guida al Buio” e il Guinness World Record al Monza Sport Festival
Se vi chiedessi quanti di voi hanno guidato al buio, tutti alzereste la mano. Ma se specificassi letteralmente al buio? Ovvero guidare indossando una maschera oscurata e con il solo aiuto della voce guida di un istruttore, ecco che tutte le mani alzate lentamente scenderebbero.
Questa è l’impresa tentata e riuscita da Matteo Ferraglio e Omar Frigerio di Guida al Buio.com, fare un giro di pista a Monza in un auto completamente al buio entro un tempo prestabilito di 3 minuti e 15 secondi. Sabato 29 aprile i due hanno infatti tenuto il test per il Guinness World Record proprio all’Autodromo Nazionale di Monza.
Questa sfida non punta solo ad entrare nel Guinness dei primati, ma si tratta di un progetto sociale e inclusivo. L’obiettivo dell’Associazione Guida al Buio è infatti quello di migliorare le situazioni lavorative delle persone con disabilità, principalmente visive, dimostrando che con le dovute competenze ed una buona preparazione si possono raggiungere obiettivi apparentemente irraggiungibili.
Il pubblico presente al festival ha avuto modo di indossare i panni di un non vedente e provare di persona la guida al buio. L’esperienza comincia ancor prima di salire in auto, prima infatti bisogna arrivarci e salarci. Superato questo primo ostacolo inizia il momento più formativo: senza l’ausilio della vista cambia la nostra percezione dello spazio. I restanti quattro sensi e la nostra mente inizieranno infatti a fare compensazione e a scoprire capacitàinesplorate.
Guida al Buio è un grande esempio di inclusività dato che “la nostra associazione – come spiega Omar Frigerio – avvia e forma i disabili principalmente visibili al mondo del lavoro. Tutti possiamo fare tutto e non ci sono limiti ai nostri obiettivi”.
L’organizzazione non impeccabile
La kermesse è giunta alla sua 46esima edizione, ma l’organizzazione non sembra aver sfruttato l’esperienza accumulata. Non era disponibile un programma degli eventidato che sul sito ufficiale compariva soltanto l’avviso “a breve il programma aggiornato”. Anche le piattaforme social, da anni potentissimi mezzi di promozione, non sono state sfruttate. Su Instagram e Facebook l’ultima pubblicazione risale infatti a due settimane fa. Altra nota dolente è stata l’assenza di indicazioni per il pubblico che non poteva sapere dove si trovassero le varie società.
Un vero peccato aver commesso questi errori perché l’atmosfera che si respirava era di allegria e divertimento: molta più gente avrebbe potuto goderne. Aspettiamo la prossima edizione per vedere se la manifestazione sfrutterà a pieno il suo potenziale.