In Consiglio tensioni: a Lissone respinta la mozione del Comitato per la Difesa del Territorio

Accuse di mancanza di rispetto, accordi disattesi e insulti: la lotta per il riconoscimento del Comitato continua nonostante la delusione.
Lissone – Il ConsiglioComunale è stato teatro di accese discussioni e polemiche riguardo al riconoscimento del “Comitato per la Difesa del Territorio” e alla concessione gratuita per l’uso della sala di Santa Margherita. Sindaco e vicesindaco poco presenti, accordi smentiti e insulti. Questa la cornice della serata che ha bocciato la mozione promossa da Luca De Vincentis, consigliere di Vivi Lissone.
La mozione
“Abbiamo sempre rimproverato all’amministrazione di non aver parlato della Pedemontana, – esordisce il consigliere De Vincentis – inoltre ha sempre bocciato le nostre precedenti mozioni in merito. Chiediamo ora che il Comitato per la Difesa del Territorio, il quale ha raccolto 390firme, venga riconosciuto ufficialmente dall’amministrazione e che possa usufruire di spazi di ritrovo. Chiedo però uno sforzo: non pensate che l’argomento sia solo la Pedemontana. Trattate la mozione in quanto ‘difesa del territorio’ e favorevole a un gruppo di cittadini che lavorano per la propria città”.
A sostenere la mozione anche l’ex sindaco Concettina Monguzzi, Listone, e il consigliereElio Talarico, Partito Democratico. Entrambi hanno ribadito che questo comitato è un gruppo spontaneo di cittadini che seguono un obiettivo collettivo per la città e la vita di tutti. Ad opporsi era però presente il consigliere Marco Fossati, Forza Italia, il quale ribadiva che “il comitato non avrebbe i requisiti per tali richieste”.
Le tensioni
L’intervento di Fossati ha acceso gli animi del pubblico, composto prevalentemente da membri del Comitato, e sono iniziati così i primi commenti fuori microfono.
“Sapevo – risponde De Vincentis – che Fossati sarebbe intervenuto così, forse mi ha preso per uno sprovveduto. Nel testo della mozione c’è la richiesta di inserire il Comitato sul sito degli altri comitati riconosciuti. Se ora però vado a ricercare quella pagina, risulta rimossa. Come mai?”
A detta di Luca De Vincentis basterebbe una delibera di giunta per assecondare le richieste del Comitato. “Dipende solo dalla volontà dell’amministrazione nel riconoscere il comitato, non ci sarebbero particolari cavilli burocratici”.
Non ha raffreddato gli animi il discorso del consigliere Andrea Carraretto, Forza Italia Berlusconi. “Mi dispiace – spiega – che questa problematica da molti lissonesi non sia sentita. Farò arrabbiare il pubblico, ma negli ultimi dieci anni di amministrazione di centro sinistra non è mai stata fatta una azione concreta contro Pedemontana“.
Dal pubblico si alzano però le prime voci contrarie ed è qui che il Consiglio si infiamma. Carraretto infatti risponde: “Ecco che interviene il papà (Gigi De Vincentis, ndr) che deve fare il badante del figlio”. Tempestive le scuse, ma il danno è fatto.

L’assenza del sindaco
Consiglieri e pubblico si sono scambiati la parola, ma i microfoni del Sindaco e del suo Vice sono rimasti spenti. Il comportamento non viene accettato da Vivi Lissone: “Sindaco non può non dire una parola sull’argomento. – dice Luca De Vincentis – Non può passare metà del tempo al bar e far finta di non sentire. A un certo punto mancavano sia sindaco che vice sindaco, cosa ride?”
Laura Borella ha tenuto solo un intervento. “Sicuramente è dibattuta la questione e al momento, in base al regolamento attuale delle associazioni, ci sono delle difficoltà. Ho potuto parlare con il Consigliere De Vincentis e si sta valutando la possibilità di usufruire di una sala sopra la stazione. Non si tratterrebbe ancora però di una sede localizzata in comodato d’uso”.
Quel locale tuttavia non poteva soddisfare le necessità del Comitato. De Vincentis è dovuto infatti intervenire: “E’ difficilmente raggiungibile e usufruibile, dobbiamo rifiutare la proposta”.

Laura Borella risponde però alle accuse: “Qualsiasi cosa dà fastidio, ma la mozione l’avevo ampiamente studiata ed ero in aula nel momento in cui l’hanno presentata. Ho fatto anche una proposta per risolvere il problema che era stato presentato”.
L’esito della votazione
La votazione non ha portato il risultato che il Comitato per la Difesa del Territorio sperava e si aspettava. Con 10 voti a favore e 11 contrari l’emendamento è stato respinto. Grande lo sfogo del pubblico, soprattutto di Gigi De Vincentis, portavoce del Comitato, con le sue grida accompagnate da insulti: “Fate schifo! Vergognatevi!”.
Il Comitato per la Difesa del Territorio è tornato sui fatti di ieri sera. Con un comunicato afferma di prendere le distanze dal modo di agire del sindaco, della Giunta e della maggioranza del governo di Lissone.
“L’emendamento promosso da Luca De Vincentis a sorpresa non è stato approvato, nonostante un accordo con la maggioranza. – spiega Marco Donadel, membro del Comitato – Andremo avanti per la nostra strada, ma ci dispiace che l’amministrazione non sia stata in grado di riconoscere un gruppo di cittadini che fa democrazia. Intanto, grazie alla raccolta di 390 firme, il sindaco, la giunta e la maggioranza, torneranno a discutere della gratuità delle sale al comitato entro 60 giorni. E’ stata grave l’assenza del sindaco durante la serata”.
“Una cosa vergognosa. Erano avvenute anche diverse sospensioni del Consiglio per permettere alle varie forze politiche di accordarsi, ma al momento della votazione il centro destra vota contro. – racconta GigiDeVincentis, portavoce del Comitato – Prima concordate una cosa e poi votate contro? Inqualificabili… All’interno della maggioranza Fossati si era però dissociato. Squallido e vergognoso il comportamento del sindaco e del vicesindaco che sono rimasti la maggior parte del tempo al bar. Si tratta di una grave mancanza di rispetto verso i cittadini presenti. Sono stati disonesti: hanno concordato una cosa, ma dopo ne fanno un’altra. Dal punto di vista emotivo ci è rimasta addosso una forte rabbia, ma traiamo da tutto questo maggiore forza. Il comitato andrà avanti nonostante tutti gli ostacoli”.
