La cybersecurity spiegata a 250 studenti dell’Istituto Santa Dorotea di Arcore

Il corso di sicurezza informatica per le classi medie è stato tenuto da Women For Security, una community di donne esperte nel campo della cybersecurity.
L’Istituto Santa Dorotea di Arcore ha organizzato un corso di sicurezza informatica per gli studenti delle classi medie affidandolo a Women For Security, una community di donne esperte nel campo della cybersecurity.
Il corso ha avuto lo scopo di educare gli studenti sulla necessità di proteggere i propri dati personali e di fornire loro le conoscenze di base per prevenire attacchi informatici e utilizzare i dispositivi connessi a Internet in modo sicuro. Le professioniste di Women For Security hanno guidato gli studenti attraverso gli aspetti fondamentali della protezione dell’identità digitale e della privacy, spiegando come ogni azione che si compie online lasci tracce indelebili sul web. Si sono affrontate le regole per creare password robuste e si è parlato anche di cyberbullismo, adescamento online, web reputation, rischi connessi all’utilizzo di social media e chat, dipendenza dal gioco online, fino alle responsabilità a cui anche i minori sono chiamati davanti alla legge.
I corsi per gli studenti di cybersecurity
Tre i corsi erogati, differenziati per argomento e fasce di età, che hanno visto partecipare circa 250 ragazzi attenti, curiosi e già padroni di un linguaggio – quello digitale – che ha bisogno però di tanta educazione su quelli che sono i pericoli e i rischi che si corrono in rete.
“È importante che i giovani imparino fin da subito come proteggere le proprie informazioni personali. Ci sono molti pericoli su Internet e il nostro obiettivo è quello di aiutare gli studenti ad usare le moderne tecnologie in modo sicuro” ha affermato Mirella Meleleo, coordinatrice didattica della scuola secondaria dell’Istituto Santa Dorotea.
“Il corso è stato progettato per essere interattivo ed educativo – hanno spiegato Samanta Fumagalli e Manuela Santini delle Women For Security che hanno tenuto le lezioni – con attività pratiche per aiutare gli studenti a comprendere come proteggere se stessi e come farsi portavoce anche in famiglia di un corretto uso degli strumenti digitali. Educare all’uso sicuro del digitale è un’attività che la nostra community svolge in modo gratuito nelle scuole, mettendo a disposizione dei più giovani la nostra conoscenza. Crediamo che la nostra community, tutta al femminile, possa anche essere di ispirazione per le ragazze che vogliano intraprendere un percorso di studio nelle discipline STEM per intraprendere una carriera in un settore in grande crescita come quello della sicurezza informatica e del digitale in generale.”

Formazione anche per i genitori e il corpo docente
L’intervento delle Women For Security all’Istituto Santa Dorotea non si ferma qui. Il 9 maggio si terrà un corso online, questa volta dedicato ai genitori dei ragazzi delle classi medie ed elementari e aperto anche al corpo docente. Il corso vedrà la partecipazione di altre cyber ladies della Community: Cinzia Ercolano (fondatrice di Women For Security), Sonia Montegiove (giornalista, informatica e formatrice), Manuela Santini (esperta di Security Governance), Anna Italiano (avvocato, esperta di tematiche di sicurezza informatica). Chiuderà l’intervento un ospite speciale, Gianluigi Bonanomi, giornalista informatico e formatore sui temi della comunicazione digitale, che collabora spesso con la Community. Durante il corso online si cercherà di comprendere come i ragazzi (e i genitori) usano Tik Tok, Instagram, Whatsapp, Youtube, Discord, senza tralasciare i rischi dei giochi on line, con l’obiettivo di offrire spunti di riflessione e qualche consiglio utile per individuare un insieme di regole per la sicurezza informatica da condividere in famiglia.
“Il nostro Istituto lavora sui ragazzi a stretto contatto con i genitori” ha dichiarato Suor Ada Tavilla, Responsabile dell’Istituto Santa Dorotea. “Per aiutare i nostri ragazzi a sfruttare appieno le tecnologie digitali abbiamo bisogno dell’aiuto delle famiglie, affinché accompagnino i ragazzi nella comprensione delle potenzialità ma anche dei pericoli di Internet. Questa è una responsabilità del mondo adulto, che deve cercare di comprendere il contesto digitale in cui i ragazzi sono immersi”.