“Dono da condividere”, la raccolta delle parrocchie di Desio

Dal prossimo fine settimana, una volta al mese, i volontari raccoglieranno prodotti per le famiglie bisognose all’esterno delle chiese della città, a sostegno della Posteria Sociale
“Dono da condividere”. Si chiama così la raccolta di generi alimentari e prodotti per l’igiene, proposta dalla comunità pastorale di Desio, che si terrà ogni secondo fine settimana del mese, a partire da maggio. Il primo appuntamento sarà sabato e domenica prossimi, 13 e 14 maggio.
I volontari saranno all’esterno delle chiese della città, in corrispondenza degli orari delle messe. Saranno ben visibili e raccoglieranno i prodotti che ciascun cittadino deciderà di donare, dai generi alimentari a lunga conservazione come pasta, riso, legumi, olio, ai prodotti per l’igiene personale. Il ricavato andrà alla Posteria Sociale, il ‘market solidale’ che collabora con la Caritas, dove le persone in difficoltà possono fare la spesa gratuitamente ogni settimana.
Educare alla solidarietà
“La parrocchia di San Giovanni Battista da 10 anni sta aiutando le famiglie bisognose – spiega Paolo Pesarin, coordinatore dell’iniziativa – Ora il progetto si allarga a tutte le parrocchie e l’appello è rivolto a tutti i cittadini”. Numerose famiglie vivono in difficoltà economiche: la situazione è peggiorata con la pandemia. I bisogni crescono e le iniziative di sostegno da parte di parrocchie e associazioni diventano fondamentali. Partendo da questo dato di fatto, la comunità pastorale ha deciso di avviare la raccolta ogni mese, in modo costante. Ogni parrocchia ha un referente e diversi volontari. “Il messaggio che vogliamo lanciare – afferma Paolo Pesarin – è che ogni famiglia può dare il proprio contributo, secondo le proprie possibilità . E’ un piccolo gesto, per contribuire ad un grande gesto di attenzione al prossimo, con continuità. La raccolta sarà effettuata tutti i mesi, anche ad agosto, perchè i bisogni ci sono sempre. Questo progetto aiuta tutti, i destinatari della raccolta ma anche chi dona, perchè è un modo per educare alla solidarietà”.