Si vota. Oggi, domenica 14, e domani, lunedì 15 maggio, si terranno le elezioni comunali per i sindaci e i consigli comunali in molti comuni in Italia, compresi 103 comuni in Lombardia e 7 comuni in Brianza. Nella nostra provincia tra i comuni al voto: Brugherio, Carate Brianza, Cogliate, Lazzate, Macherio, Nova Milanese e Seregno. I seggi saranno aperti dalle 7 del mattino alle 23 di domenica e dalle 7 del mattino alle 15 di lunedì. Nel caso in cui nessun candidato raggiunga il 50%+1 dei consensi, si terrà un ballottaggio domenica 28 e lunedì 29 maggio solo nei comuni con più di 15.000 abitanti.
ELEZIONI COMUNALI: I CANDIDATI IN BRIANZA
Tra i sindaci che cercano un secondo mandato, c’è Fabrizio Pagani, sindaco uscente di Nova Milanese, che si candida per il centro-sinistra contro Elena Maggi della coalizione di centrodestra. Anche Luca Veggian, sindaco di Carate Brianza del centrodestra, sta cercando un secondo mandato e viene sfidato da Fabio Casiraghi della coalizione di centrosinistra. Andrea Basilico, sindaco di Cogliate, cerca anche lui un secondo mandato e sarà sfidato da Paolo Bianchi della lista civica Progetto in Comune.
A Seregno Alberto Rossi, borgomastro uscente del centro-sinistra, deve vedersela con Giacinto Mariani della coalizione di centrodestra. A Brugherio, dove il sindaco uscente Troiano (centrosinistra) non può ricandidarsi, i giochi sono aperti con quattro candidati in lizza: Damiano Chirico per il centrosinistra, Roberto Assi per il centrodestra, Giovanna Borsotti per la lista civica Brugherio Civica Giovanna Borsotti Sindaco e Olga Sudano per Unione Popolare Movimento.
A Lazzate, dove la sindaca uscente Loredana Pizzi non può ricandidarsi, la lotta per il successore è tra l’ex consigliere regionale Andrea Monti e Lorella Babetto e Andrea Fenocchio della coalizione di centrosinistra per Fratelli d’Italia.
Infine, a Macherio, la vicesindaca Silvia Vitagliani si candida come successore dell’attuale prima cittadina Mariarosa Redaelli per il centro-sinistra con la lista Progetto Macherio Bareggia, mentre Franco Redaelli corre per una coalizione di centrodestra formata da Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia.
In ogni comune, i cittadini hanno l’opportunità di scegliere il candidato che ritengono più idoneo per guidare la propria comunità nei prossimi cinque anni.
COME SI VOTA
Nelle elezioni comunali con una popolazione superiore a 15mila abitanti, si adotta un sistema elettorale maggioritario che prevede il ballottaggio in caso di mancata maggioranza assoluta. Al secondo turno, la vittoria viene determinata dalla maggioranza semplice. Ciò significa che il candidato sindaco che ottiene anche solo un voto in più rispetto al suo avversario, diventa il nuovo sindaco del Comune. Inoltre, gli elettori possono esercitare il voto disgiunto, ovvero scegliere un candidato sindaco e una lista che non sono necessariamente collegati tra loro.
Il Consiglio comunale viene rinnovato contemporaneamente all’elezione del nuovo sindaco, adottando un sistema elettorale proporzionale per la ripartizione dei seggi disponibili. Nel dettaglio, il 60% dei posti vengono assegnati automaticamente alle liste che sostengono il sindaco eletto, mentre il restante 40% viene distribuito tra le altre liste proporzionalmente ai voti ottenuti. Questo significa che ogni voto espresso per una lista determina la sua rappresentanza all’interno del Consiglio comunale. In questo modo, si garantisce una rappresentanza più equa dei vari partiti politici all’interno dell’organo decisionale del Comune.
Il sistema elettorale per i Comuni con meno di 15mila abitanti prevede l’elezione del sindaco in un unico turno con il sistema maggioritario. In pratica, il candidato che riceve il maggior numero di voti diventa automaticamente sindaco, anche se si tratta di una sola preferenza in più rispetto agli avversari. Solo in caso di parità esatta tra i due candidati più votati si procede ad un ballottaggio. Questo sistema garantisce una maggiore semplicità e velocità nell’elezione del sindaco, ma può dare risultati meno rappresentativi rispetto al sistema proporzionale adottato nei Comuni più grandi. Non è ammissibile il voto disgiunto.
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