Pedemontana “si scomoda” per Lesmo. Il 23 maggio il Direttore Generale di APL (Autostrada Pedemontana Lombarda SpA) ingegner Sabato Fusco, accompagnato da suoi collaboratori e tecnici, ha fatto tappa nel municipio brianzolo per incontrare il sindaco Francesco Montorio, con la giunta, il consigliere Andrea Forlini e il Funzionario dei Lavori Pubblici. L’incontro, il secondo dopo quello conoscitivo di aprile, si sarebbe svolto in un clima “disteso e cordiale”. Così lo ha definito il sindaco all’indomani dell’appuntamento. Ai rappresentanti di Pedemontana sono state consegnate in sostanza due richieste, formulate dal sindaco dopo un confronto con maggioranza e opposizione.
LA PRIMA RICHIESTA DI LESMO A PEDEMONTANA
Innanzitutto il Comune di Lesmo ha chiesto di conoscere i più recenti dati sulla mobilità relativa alla Tratta C e in particolare al territorio di Lesmo. Sul territorio del Comune di Lesmo, come su parte della Tratta B2 e su tutta la Tratta C (da Meda a Vimercate) di nuova realizzazione, sono previste tre corsie per senso di marcia, oltre a due di emergenza. Si tratta di due corsie in più rispetto alle tratte già realizzate. L’impatto dell’opera, alla luce di questo allargamento della carreggiata, si prannuncia logicamemnte più importante. “Fusco ha confermato la necessità delle 3 corsie per senso di marcia ed ha garantito l’invio di tutti i dati relativi per le valutazioni del caso da parte dell’Amministrazione”, ha riferito Montorio.
LA SECONDA RICHIESTA: TUTTO IN GALLERIA
Anche la seconda richiesta avanzata da Lesmo a Pedemontana riguarda la tutela del territorio. Si tratterebbe di realizzare il completamemnto della Tratta C su suolo di Lesmo interamente in galleria, standard che attualmente non è previsto con ovvie ricadute sul fronte ambientale e acustico. Su questo punto l’Amministrazione comunale di Lesmo ha citato a Pedemontana i suoi stessi docuemnti ufficiali nei quali, spiega Montorio, si legge: “E’ la tratta maggiormente problematica sia dal punto di vista urbanistico che ambientale, a causa del passaggio a ridosso degli insediamenti edilizi e dell’attraversamento di aree di pregio naturalistico, come il parco del fiume Lambro, le colline di Arcore e numerose aree agricole”.
LE DIFFICOLTA’ TECNICHE
L’ingegnere Fusco avrebbe illustrato le difficoltà tecniche, dovute alla presenza del Fiume Lambro e di altre due interferenze idrauliche; la presenza di aree industriali che non necessiterebbero di copertura del tratto autostradale; l’attenzione ai temi finanziari, ma secondo quanto riferito da Montorio “ha dato ampia disponibilità a ricercare soluzioni sostenibili in direzione delle esigenze manifestate e che verranno quanto prima sottoposte alla Amministrazione”.
L’ANTEFATTO: IL RICORSO DI LESMO CONTRO PEDEMONTANA
Il Comune di Lesmo dal canto suo, ribadendo che la realizzazione dell’autostrada non è di interesse primario per i lesmesi, si dice comunque “disponibile a valutare attentamente le proposte che perverranno”. Anche per via del fatto che l’iter è già avanzato.
L’attenzione particolare di Pedemontana dei confronti del piccolo Comune di Lesmo è legata al ricorso presentato dall’Amministrazione sulla questione della “pubblica utilità” degli espropri. Un’azione giudiziale che si è rivelata unica tra i Comuni della Brianza, malgrado l’invito di Montorio sia stato esteso a tutti i colleghi, nell’ottica di rendere più efficace l’azione. Non che ci sia mai stata la speranza di fermare il colosso autostradale, ma se anche l’iniziativa si rivelerà utile ad ottenere da Pedemontana più garanzie sul territorio di quelle previste, Montorio e i suoi potrebbero dirsi soddisfatti per l’obiettivo che ribadiscono essere alla base di tutto il procedimento: fare gli interessi del territorio e dei cittadini.