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Inps Lombardia: indetto lo stato di agitazione unitario. Presidio anche a Monza

16 maggio 2023 | 17:07
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Inps Lombardia: indetto lo stato di agitazione unitario. Presidio anche a Monza

A Monza, il presidio avrà luogo presso la sede centrale di via Morandi, dalle 10:30 alle 12:30.

Le lavoratrici e i lavoratori dell’Inps Lombardia hanno indetto uno stato di agitazione unitario, annunciando presidi e assemblee di rivendicazioni e protesta che si terranno giovedì 18 maggio in tutte le sedi territoriali e presso la Direzione Regionale. A Monza, il presidio avrà luogo presso la sede centrale di via Morandi, dalle 10:30 alle 12:30.
“Nonostante il ruolo fondamentale svolto dall’Inps nell’erogazione di welfare e nei suoi servizi di prossimità per cittadini, cittadine e imprese, a livello lombardo l’istituto è stato lasciato in uno stato di abbandono” si legge in una nota congiunta dei sindacati.
In particolare Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Pa, Confsal, Unsa, Flp Epne, Confintesa e Usb della Lombardia denunciano la grave carenza di personale nelle sedi dell’Inps, con conseguenti ricadute sul carico di lavoro, sulle performance (e sugli effetti sul salario accessorio) e sui servizi da garantire. “La scopertura di personale è del 57,2%. Delle 471 persone assegnate alla Lombardia, nonostante la carenza fosse di 830 unità, hanno preso servizio lo scorso 17 aprile solo in 355. Significa che le rinunce sono state di circa il 29%, un dato distante dall’8% ostentato a livello centrale. E mentre le nuove assunzioni sono poche, continuano i pensionamenti e le mobilità. Stanchezza, frustrazione ed età avanzano tra i dipendenti dell’istituto, a cui manca il necessario turnover. – continua la nota – Questa difficile situazione sta aumentando il rischio di chiusura dei servizi, soprattutto nelle agenzie territoriali, ma ad arrancare ci sono anche le sedi provinciali, con alcuni uffici mandati avanti da 2-3 lavoratrici e lavoratori.Da respingere poi al mittente l’idea di delocalizzare fuori regione le attività Inps della Lombardia, capofila per consistenza di popolazione e Pil”.

Le richieste: “Bisogna invece assumere più personale, valorizzarlo (e non penalizzarlo sugli effetti incentivanti!) e rendere più attrattivo l’istituto che è anche un presidio di legalità.A maggior ragione con il commissariamento, ora, dei vertici dell’Inps, guardiamo con preoccupazione, in generale, alle sue sorti. Vigileremo con grande attenzione perché questa condizione non venga strumentalizzata a danno della cittadinanza e delle lavoratrici e lavoratori. In Lombardia la lotta continuerà fino al raggiungimento di risposte concrete.