Sequestra la compagna e la costringe a fare sesso: minacciata con coltelli e cacciavite

28 maggio 2023 | 09:16
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Sequestra la compagna e la costringe a fare sesso: minacciata con coltelli e cacciavite

Avrebbe sequestrato la sua compagna costringendola ad avere rapporti sessuali sotto la minaccia di coltelli e cacciavite. 26enne pregiudicato, tossicodipendente monzese ma residente a Lissone, rinviato a giudizio.

Avrebbe sequestrato la sua compagna costringendola ad avere rapporti sessuali sotto la minaccia di coltelli e cacciavite. 26enne pregiudicato, tossicodipendente monzese ma residente a Lissone, rinviato a giudizio. Negli uffici della Questura di Monza e Brianza, sono stati emessi ben 8 Fogli di Via obbligatori dall’inizio di maggio 2023. Uno di questi ha coinvolto il 26enne, segnalato dal Questore al Tribunale di Milano – Sezione Autonoma Misure di Prevenzione per rappresentare una minaccia per i propri familiari e le donne con cui entra in contatto.

L’uomo, infatti, è stato recentemente rinviato a giudizio per aver costretto nel 2016 la compagna dell’epoca ad avere ripetuti rapporti sessuali, minacciandola con coltelli e cacciavite, e sequestrandola in casa finché non avesse soddisfatto i suoi appetiti sessuali. Nel 2019, è stato anche indagato per maltrattamenti nei confronti della madre anziana, invalida al 100%, con cui conviveva, estorcendole denaro sotto minaccia di morte e distruggendo oggetti domestici per poter acquistare droga.

monza polizia ragazza 18enne morta

Un episodio simile sarebbe accaduto anche a un’italiana della provincia di Catania, conosciuta durante una vacanza, che aveva iniziato a frequentare l’uomo. Da subito, l’uomo si era mostrato possessivo e geloso. Nel 2022, le forze di polizia erano state avvisate della presenza della donna nell’appartamento di un vicino dopo essere stata aggredita dal monzese che si era recato in Sicilia per trovarla. Le pattuglie intervenute sul posto erano riuscite ad arrestare l’uomo, che aveva aggredito gli agenti e distrutto i finestrini dell’auto di servizio. A seguito di questi fatti, era stato sottoposto a divieto di avvicinamento alla vittima e divieto di ritorno a Catania per tre anni.

Neanche tale ultimo provvedimento l’avrebbe frenato dal commettere nuovi delitti, tanto che già nel dicembre 2022 era stato arrestato dalla Polizia Stradale di Torino perché, all’atto di un controllo viabilistico, è stato notato gettare dall’auto un involucro poi accertato contenere oltre un chilo di cocaina.