Rosario Frustaci, operaio morto a Macherio: paese sotto shock

Rosario Frustaci. E’ lui l’operaio di 60 anni morto ieri, 25 maggio a Macherio. L’uomo, originario di Catanzaro ma residente a Cantù, è deceduto in seguito ad un violento impatto dopo un volo di oltre 2 metri.
Rosario Frustaci. E’ lui l’operaio di 62 anni morto ieri, 25 maggio a Macherio. L’uomo, originario di Catanzaro ma residente a Cantù, è deceduto in seguito ad un violento impatto dopo un volo di oltre 2 metri. Rosario, che in paese era molto stimato, stava lavorando sopra ad un’impalcatura per la costruzione di una piscina in via Camillo Benso Conte di Cavour, al civico 15. Si trovava insieme a dei colleghi – che hanno dato l’allarme quando la tragedia si è consumata davanti ai loro occhi – quando è caduto, per cause ancora da accertare, nello spazio fra la vasca e la rampa del box.
MACHERIO, L’OPERAIO MORTO E’ ROSARIO FRUSTACI
Rosario Frustaci ha battuto la nuca al suolo, le sue condizioni erano apparse fin da subito drammatiche. Immediato sul posto l’intervento degli operatori sanitari del 118, giunti con un’ambulanza e l’automedica in codice rosso. A nulla è valsa la corsa disperata verso l’ospedale di Desio. Il manovale 62enne è morto durante il trasporto verso il nosocomio brianzolo.
Sul luogo della tragedia anche i carabinieri di Monza e i tecnici di Ats Brianza, che ora stanno ricostruendo l’accaduto. Accertamenti in corso per capire se è stato colto da un malore improvviso o se la caduta sia avvenuta per altre circostanze.

LAVORO, 5 MORTI IN MENO DI 24 ORE: L’IRA DEI SINDACATI
Il nome di Frustaci si aggiunge ad una lunga lista di persone decedute sul posto di lavoro. Solo ieri cinque lavoratori non faranno più ritorno a casa: tre sono deceduti in Lombardia (tra cui il 62enne), uno in Sardegna e uno in Calabria.
“Un altro morto sul lavoro, un altro operaio della famiglia Cgil che ci lascia”, la rabbia di Gian Franco Cosmo, segretario generale Fillea Cgil di Monza e Brianza, è forte. L’operaio di sessantadue anni che ha perso la vita ieri in un cantiere a Macherio era un iscritto alla categoria della Cgil che rappresenta e tutela i lavoratori dell’edilizia. “Anche nel 2023 si continua a morire allo stesso modo, con cadute dall’alto, siamo vicini alla famiglia”, aggiunge Cosmo.
“Appena lo abbiamo saputo siamo andati sul luogo dell’incidente per vedere il cantiere: attendiamo le risultanze delle indagini, ma è chiaro che qualcosa è andato storto”, conclude il segretario generale della Fillea in Brianza.
Tra i primi a interessarsi del caso – primo morto sul lavoro in Brianza in questo nuovo anno – anche Federica Cattaneo, segretaria della Cgil che in Brianza si occupa di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro: “È necessario investire nella salute e nella sicurezza, nella prevenzione e nei controlli”, dichiara la segretaria, che aggiunge una considerazione a partire dall’età del lavoratore vittima dell’incidente: “Occorre rafforzare la riflessione rispetto alle attività gravose e usuranti per i lavoratori che hanno oltre sessant’anni, perché ritengo che questo aspetto incida sulla prevenzione ed è fondamentale insistere con le imprese anche rispetto all’informazione e alla formazione dei lavoratori”.
“La Cgil di Monza e Brianza con il proprio Sportello salute e sicurezza è a disposizione per le lavoratrici e i lavoratori e per gli RLS (i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, n.d.r.) per affrontare preventivamente le problematiche legate alla sicurezza nei luoghi di lavoro”, conclude la segretaria confederale.
Commenti anche da parte del segretario generale FILCA CISL Monza Brianza Lecco, Ezio Micheletti: “L’ennesima carneficina nei luoghi di lavoro della Lombardia. Ieri, in sole 7 ore, abbiamo registrato 3 morti sul lavoro, a Milano, Brescia e in Brianza. Fra di loro il 62enne Rosario Frustaci, operaio edile morto in seguito alla caduta da una impalcatura nel cantiere di ristrutturazione di una villetta a Macherio. La sicurezza sul lavoro deve essere messa al primo posto in cantiere, in realtà non c’è riguardo neanche per l’età dei lavoratori. Bisogna che la cultura della sicurezza sia diffusa ad ogni livello, ogni azienda deve assumerla come priorità e ogni lavoratore deve conoscere e pretendere l’applicazione delle regole base per tutelare la sua salute”.