Metrotranvia Milano-Desio-Seregno, ritardi per la mancanza di materiale e manodopera

I cantieri avrebbero dovuto aprire ad aprile. “I ritardi sono dovuti all’approvvigionamento dei materiali e della manodopera” fa sapere la Città Metropolitana di Milano,
I lavori per la metrotranvia Milano-Desio-Seregno non sono ancora partiti. Il cantiere avrebbe dovuto iniziare a metà aprile, secondo il cronoprogramma comunicato qualche mese fa dalla Città Metropolitana di Milano. Ma a Desio nulla fa presagire l’avvio imminente dei lavori. In altre città, come Nova Milanese, è stato solo delimitato il perimetro dei lavori con una rete installata a fianco delle vecchie rotaie. Altri segnali non si vedono.
I ritardi causati dall’approvvigionamento dei materiali e della manodopera
“I ritardi sono dovuti all’approvvigionamento dei materiali e della manodopera”fa sapere l’ufficio stampa della Città Metropolitana di Milano, da noi contattato. “I ritardi non sono comunque attribuibili ad una negligenza della ditta incaricata dei lavori” specifica la Città Metropolitana, spiegando che nei prossimi giorni verranno date informazioni più dettagliate.
Il cronoprogramma: il cantiere doveva partire ad aprile
Sul cantiere di metrotranvia la città Metropolitana ha anche aperto una pagina sul proprio sito istituzionale. Il progetto è spiegato nei dettagli. C’è anche il cronoprogramma, con l’indicazione del mese di aprile 2023 come data di inizio dei cantieri. “La durata complessiva dei lavori dell’intera linea tranviaria Milano-Seregno (14,3 km) sarà, salvo imprevisti, pari a 38 mesi” si legge sul sito.
Le preoccupazioni di commercianti e artigiani
Ciascun comune interessato dal passaggio della nuova metrotranvia ha previsto un proprio piano dei cantieri. A Desio, per esempio, nei mesi scorsi è stato fatto un incontro pubblico per presentare il progetto alla cittadinanza. Ed è stata organizzata una riunione con i commercianti e gli artigiani che si affacciano su via Milano, dove passerà la nuova metrotranvia, che sono preoccupati per il cantiere e le conseguenze e i disagi che ne seguiranno. Per ora, tutto è rimandato a data da definirsi.