Pestaggi sui binari, spaccio, resistenza: rimpatrio per due stranieri a Monza

Uno dei due ha colpito un uomo al volto con le pietre della stazione: circolazione ferroviaria ferma per 20 minuti.
Due stranieri irregolari avviati al rimpatrio a Monza in un solo giorno. Nella giornata di mercoledì 3 maggio il Questore di Monza Marco Odorisio ha disposto l’accompagnamento ai Centri di permanenza per il rimpatrio di Macomer e di Bari di due cittadini maghrebini, un tunisino ed un marocchino irregolari sul territorio nazionale e responsabili di numerosi e gravi reati. Il primo cittadino collocato presso il CPR è un tunisino 25enne, irregolare in Italia dal 2017, e gravato da diversi precedenti penali per alcuni furti nei supermercati e per possesso ingiustificato di chiavi e grimaldelli. Il giovane è stato fermato, in evidente stato di alterazione, nella serata di martedì 2 maggio verso le ore 21,00 da personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico – Squadra Volanti che è intervenuto alla Stazione Ferroviaria di Monza per un’aggressione nei confronti di altro cittadino straniero.
AGGRESSIONE IN STAZIONE
Giunti sul posto, gli operatori hanno individuato la vittima dell’aggressione che, ferito alla testa e sanguinante, ha indicato l’aggressore e riferito di essere stato colpito al capo con alcune pietre raccolte dalla massicciata. Nella lite veniva coinvolto un altro cittadino straniero, che si recava autonomamente in Pronto Soccorso per un trauma cranico. I litiganti, nella concitazione hanno invaso i binari ferroviari, per cui il capostazione ha dovuto interrompere il traffico ferroviario per circa 20 minuti. Il cittadino tunisino, pertanto, individuato con certezza come il responsabile dell’aggressione, è stato accompagnato presso la Questura, denunciato per lesioni aggravate e messo a disposizione dell’Ufficio Immigrazione. Qui il Questore di Monza e Brianza ne disponeva il trattenimento con collocamento presso il CPR di Macomer.
COCAINA
Il secondo, un cittadino marocchino nato nel 1960 e giunto in Italia nel 1990, non aveva rinnovato il permesso di soggiorno, in quanto privo di attività lavorativa e di risorse per il proprio sostentamento. Si era pertanto allontanato da un percorso, sia pur avviato, di integrazione sul territorio nazionale, dedicandosi allo spaccio di sostanze stupefacenti, reato per il quale collezionava numerose condanne, per un totale di 13 anni di reclusione e 45.000 € di multa. E’ stato inoltre più volte denunciato per falsità in scrittura privata, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, falsificazione di monete, resistenza a Pubblico Ufficiale, ricettazione. A causa della sua irregolare presenza in Italia, è stato sottoposto alla misura alternativa dell’obbligo di firma dal Questore di Monza, ma non ha ottemperato. Nello scorso mese di febbraio è stato arrestato da personale della Squadra Mobile di Monza in flagranza del reato di spaccio di stupefacenti, in quanto colto nell’atto di cedere a un connazionale circa 5 grammi di cocaina e successivamente trovato in possesso di 20 grammi di cocaina e 2.000 € in contanti; inoltre, la perquisizione estesa alla cantina dell’abitazione ha portato alla luce 100 grammi circa di cocaina e 332 grammi circa di hashish.
PROVVEDIMENTI PER IL RIMPATRIO DEL QUESTORE DI MONZA
A seguito della decisione del Tribunale di Sorveglianza di Milano, che lo giudicava socialmente pericoloso, il Questore di Monza e della Brianza rigettava l’istanza di permesso di soggiorno presentata dallo straniero per i gravi reati ostativi al rilascio del titolo e ne disponeva l’accompagnamento e trattenimento presso il CPR di Bari. I due stranieri, accompagnati presso i Centri di permanenza per i rimpatri da personale della Questura, grazie ai posti messi a disposizione dalla Direzione Centrale per l’Immigrazione del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, vi saranno trattenuti per il tempo necessario all’esecuzione dei provvedimenti espulsivi per il loro definitivo allontanamento dal territorio nazionale.