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Monza, sit-in degli ex operai della Vefer di Lissone: “Chiediamo dignità”

16 maggio 2023 | 13:12
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Monza, sit-in degli ex operai della Vefer di Lissone: “Chiediamo dignità”

A fine 2022, in seguito alla cessazione del contratto d’appalto tra la Vefer e la società Itala Project srl, i lavoratori, in tutto una sessantina sono stati tutti licenziati via mail. Oggi, insieme al sindacato CUB Trasporti, chiedono con una vertenza sindacale l’assunzione diretta all’azienda.

Sono le voci degli ex operai della Vefer di Lissone e delle loro famiglie che hanno risuonato nel pomeriggio di lunedì 15 maggio in via Angelo Bellani, davanti al Tribunale di Monza. A fine 2022, in seguito alla cessazione del contratto d’appalto tra la Vefer e la società Itala Project srl, i lavoratori, in tutto una sessantina tra cittadini di Bangladesh, Sri lanka, Egitto e altre nazionalità, sono stati tutti licenziati via mail. Alcuni, professionisti formati, avevano oltre dieci anni di esperienza in azienda. Da allora è stato scontro fra la Vefer con il supporto sindacale.

Il 3 aprile per 25 di loro si è trovato un accordo che ha permesso il ritorno al lavoro come annunciato dal S. I. Cobas di Milano. Ad aver partecipato al sit-in organizzato dal sindacato CUB Trasporti lunedì 15 maggio sono gli altri rimasti esclusi. Proprio lunedì si è tenuta la seconda udienza della vertenza sindacale per ottenere l’assunzione diretta dei lavoratori alla Vefer, il cui esito ha però deluso le attese di sindacalisti e operai. La controparte ha offerto solo il pagamento di tre mensilità per chiudere la vicenda, una proposta inaccettabile per la CUB che annuncia la prosecuzione della lotta.

“La ventina di lavoratori che sono stati riassunti in aprile svolgono il lavoro di sessanta persone – ha commentato Maurizio Fratus della CUB Trasporti. “Ritmi altissimi, straordinari. Noi abbiamo chiesto l’assunzione diretta da parte della Vefer degli operai rimasti esclusi. Non si tratta di persone arrivate, per così dire, ieri, alcuni hanno 15 anni di anzianità. Ma è chiaro che un lavoratore con tanta esperienza va pagato di più. Siamo alla seconda udienza, è il giudice che deve decidere”.

Vefer

E ha aggiunto: “Settimana prossima si terrà la prossima udienza. Il processo va avanti perchè per noi l’offerta di tre mensilità è inaccettabile. Una presa in giro per lavoratori che hanno oltre dieci anni di esperienza. Il giudice dovrà poi decidere cosa fare. Noi abbiamo organizzato un presidio anche settimana prossima che si terrà davanti al Comune di Monza”.