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Lombardia: una regione che punta sulla parità di genere, ma la strada da percorrere è ancora lunga

23 maggio 2023 | 16:34
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Lombardia: una regione che punta sulla parità di genere, ma la strada da percorrere è ancora lunga
Il convegno

Il 92% delle aziende partecipanti al concorso Parità Virtuosa promosso dal Consiglio Pari Opportunità attua la flessibilità oraria, il 71% fornisce alle donne supporto medico-sanitario, il 51% riconosce gratifiche economiche alle lavoratrici neo-mamme, solo il 17% dispone di un asilo aziendale

La Lombardia si sta trasformando in una regione sempre più orientata alla parità di genere:  attualmente, ben 157.974 aziende lombarde, equivalenti al 19,4% del totale, sono gestite da donne. Questi dati emergono dal dossier presentato oggi durante il convegno “Le buone pratiche di conciliazione vita-lavoro”, promosso dal Consiglio delle Pari Opportunità e tenutosi a Palazzo Pirelli.

All’interno del panel di 200 aziende prese in esame nel dossier, il 92% delle aziende pratica la flessibilità oraria, il 71% fornisce supporto medico-sanitario alle donne in caso di gravidanza, il 51% riconosce gratifiche economiche alle lavoratrici neo-mamme, ma solo il 17% dispone di un asilo aziendale. Lo smart working, che nel 2019 veniva adottato dal 70% delle aziende, oggi supera il 90%, mentre il telelavoro raggiunge il 43%.

pari opportunità Regione Lombardia

“Congedi parentali, contributi economici, asili aziendali, anticipi del TFR, smart working, flessibilità oraria in entrata e in uscita. Le aziende lombarde stanno intraprendendo diverse strade nel nuovo benessere aziendale”, ha sottolineato il Presidente del Consiglio regionale, Federico Romani, durante il suo intervento di apertura. “Tuttavia, non è sufficiente. Per raggiungere l’obiettivo di una ‘parità virtuosa’, è necessario compiere un salto culturale. C’è una nuova generazione di donne che, nonostante le difficoltà nel conciliare lavoro e famiglia, sta emergendo e affermandosi con la forza della passione e dei propri talenti. La sfida è lanciata e spetta alle nuove generazioni raccoglierla: un mondo in cui la libertà delle donne non è negata o concessa, ma riconosciuta nella sua completezza. Un mondo in cui non si parlerà più di quote rosa e non farà più notizia che una donna guidi un team di scienziati o di ricercatori, o che guidi un governo, come recentemente accaduto. La strada è tracciata. Queste donne sono le icone di oggi che, con passione, talento e coraggio, costruiscono la propria vita passo dopo passo”, ha concluso Romani.

Durante il convegno, sono intervenute l’Assessore regionale alla Famiglia e Disabilità Elena Lucchini e l’Assessore alla Formazione, Istruzione e Lavoro Simona Tironi, che hanno portato i saluti della Giunta regionale e ringraziato il Comitato delle Pari Opportunità per il suo importante lavoro di sensibilizzazione svolto in questi anni.

“In questi anni – ha dichiarato Letizia Caccavale, Presidente del Consiglio delle Pari Opportunità – abbiamo promosso numerose iniziative sul territorio lombardo riguardanti la conciliazione famiglia-lavoro e la condivisione delle responsabilità familiari, temi che ci stanno particolarmente a cuore. Grazie al Riconoscimento Parità Virtuosa, abbiamo raccolto testimonianze innovative di aziende e associazioni del nostro territorio. Oggi, intervistiamo tre realtà esemplari che fungono da esempio per la creazione di nuove politiche regionali, rafforzando la collaborazione in modo sinergico. La natalità e l’occupazione femminile sono le questioni più urgenti che dobbiamo affrontare insieme alle nostre imprese per rafforzare le politiche di promozione della famiglia e per offrire servizi di sostegno alla genitorialità, al benessere in età avanzata e alle persone con disabilità”.

Durante l’evento odierno, hanno condiviso le loro esperienze Sonia Malaspina, rappresentante della multinazionale Danone, Rossella Riccò, rappresentante dell’Agenzia per il lavoro GiGroup, e Laura Gori, rappresentante della società di servizi di traduzione e interpretariato Way2Global. Queste tre aziende sono solo alcune delle oltre 200 che, negli ultimi 4 anni, hanno ricevuto il riconoscimento “Parità Virtuosa”. Tra di esse, vi sono sia micro-imprese con meno di 10 dipendenti sia grandi aziende con più di 300 lavoratori.