Allarme kit del suicidio venduti online: uno dei 9 trovati in Brianza dalla Polizia

Una vicenda dai contorni agghiaccianti. Veri e propri kit del suicidio a base di maschere facciali e nitrito di sodio, venduti online da un falso chef di Toronto, successivamente arrestato.
Una vicenda dai contorni agghiaccianti. Veri e propri kit del suicidio a base di maschere facciali e nitrito di sodio, venduti online da un falso chef di Toronto (Canada), successivamente arrestato. L’allarme dell’Interpol riguarderebbe almeno 9 pacchi spediti a persone vulnerabili sparse sul territorio italiano, una delle quali sarebbe purtroppo già deceduta nella città di Trento proprio a seguito del suo utilizzo. In Italia il kit, oltre che dell’insegnante trentina, è stato acquistato nelle province di Monza, Roma, Milano, Napoli, Lecco, Caserta, Bologna e Pavia.
Nella serata di sabato 29 aprile, il personale della Squadra Mobile della Questura di Monza e della Brianza, si è recata a casa di un cittadino brianzolo, il quale, secondo le autorità Canadesi avrebbe acquistato su un sito internet quello che in gergo viene chiamato “kit del suicidio”.
IL KIT DEL SUICIDIO
“Il pacchetto, contenente nitrito di sodio, sostanza apparentemente innocua e utilizzata come colorante nell’industria dolciaria, era già stato recapitato all’indirizzo dell’uomo, il quale fortunatamente aveva desistito dal portare a termine il suo intento suicida e si era disfatto della sostanza,conservando però il pacchetto con l’etichetta di spedizione dal Canada ancora incollata e ben leggibile, rinvenuta dai poliziotti intervenuti” spiegano da via Montevecchia.
In preda ad un forte stato depressivo, l’uomo da tempo navigava in rete cercando metodi per potersi togliere la vita. Leggendo le varie notizie sarebbe risalito ad un metodo che prevedeva l’utilizzo di un particolare “sale” usato nella conservazione delle carni che poteva essere usato per compiere l’estremo gesto in maniera indolore. L’assunzione di questa sostanza infatti, porterebbe ad una morte per ipossia.
“Questo particolare avrebbe indotto l’uomo a perfezionare nel mese di febbraio l’acquisto online su uno specifico sito, attualmente oscurato dalle autorità canadesi, al prezzo di circa 60 dollari. Dopo alcuni giorni, il pacco sarebbe stato consegnato a casa sua in Brianza e all’interno vi sarebbe stata una busta sottovuoto contenete della polvere di cristalli di colore bianco”.
Il giorno prescelto però, per il timore di fare soffrire la propria famiglia, avrebbe cambiato idea pensando di disfarsi della pericolosissima sostanza.
Gli agenti della Squadra Mobile su richiesta dell’uomo lo hanno accompagnato al Pronto Soccorso dell’Ospedale San Gerardo di Monza dove è stato sottoposto a una specifica visita per poi essere dimesso e riaccompagnato nella sua abitazione, rasserenato e rassicurato dagli stessi poliziotti.