Il focus

Scuola di formazione politica Alisei, Speranza: “Abbiamo bisogno dei giovani”

L'ex ministro della Salute è intervenuto alla lezione conclusiva dell'iniziativa, giunta alla nona edizione, che vede la Cgil di Monza e Brianza partner principale sin dal suo avvio.

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Monza. Sicuramente ora sanno un po’ meglio “come va il mondo” i ragazzi e le ragazze che hanno frequentato la nona edizione della Scuola di Formazione Politica Alisei. Il percorso, intitolato appunto  “Così va il mondo. Scenari internazionali tra crisi climatica e conflitti”, in poco più di due mesi, infatti, ha proposto otto lezioni ricche di spunti su temi oggi centrali quali la giustizia sociale, le guerre e i cambiamenti climatici.

Dall’appuntamento inaugurale con Domenico Quirico, giornalista ed inviato di guerra, a quello con Simone Pieranni, che ha svelato l’universo Cina, dall’incontro con Antonello Pasini, noto fisico del clima e primo ricercatore del CNR fino ai focus sui diritti violati e sul disagio giovanile dopo la pandemia.

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Un'immagine della lezione inaugurale

Il cammino di questa nona edizione della Scuola di Formazione Politica Alisei,  sotto l’egida della Cgil Monza Brianza, fondamentale partner dell’iniziativa sin dal suo avvio, è terminato. Ma, come ha detto Roberto Speranza, parlamentare ed ex ministro della Salute, alla cerimonia di consegna dei diplomi ai ragazzi e alle ragazzeche hanno seguito le lezioni, “l’augurio è che questo sia solo l’inizio di una nuova consapevolezza che li renda protagonisti di un miglioramento del mondo“.

In questo senso la politica, nel senso alto del suo operato, deve essere una delle strade da perseguire. “La politica, come arte nobile, è la fatica dello stare insieme, dell’interlocuzione e del confrontarsi – spiega Speranza – è la fiammella che spinge a far qualcosa anche per gli altri”.

IL FOCUS

La lezione conclusiva della nona edizione della Scuola di Formazione Politica Alisei, che anche quest’anno ai suoi iscritti ha riconosciuto fino a 50 ore di crediti PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento), è stata l’occasione per premiare i suoi giovani iscritti, ma anche per fare un bilancio dopo quasi 10 anni di attività.

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Se Giorgio Garofalo, presidente dell’Associazione Alisei e Matteo Furcas, della segreteria didattica di Alisei e curatore del laboratorio di giornalismo, hanno sottolineato il contributo di tanti e alcuni dei momenti più significativi, Tania Goldonetto, segretaria confederale e segretaria generale della Funzione pubblica Cgil in Brianza, ha sintetizzato l’importanza di un’iniziativa del genere.

“La Scuola di Formazione Politica Alisei fornisce ai giovani strumenti per leggere, crescere e conoscere – afferma la Goldonetto, accompagnata al tavolo dei relatori dal neo eletto segretario generale della Camera del lavoro monzese  Walter Palvarinitutto questo consente di poter scegliere, che significa essere liberi nel proprio percorso futuro”.

“La Cgil è anche la vostra casa – aggiunge rivolta ai giovani corsisti, che hanno raccontato le loro impressioni all’inizio della lezione conclusiva – da noi troverete sempre qualcuno disposto ad aiutarvi come cittadini e lavoratori per trovare, insieme, le soluzioni migliori”.

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LE SFIDE

Anche, forse soprattutto, dai giovani di oggi e da quanto avranno voglia di mettere in gioco le proprie capacità, dipenderanno molti degli sviluppi futuri globali sul fronte economico, sociale e culturale. E, secondo Speranza, due in particolare, entrambe originate dalla caduta del muro di Berlino nel 1989, sono le questioni che è necessario affrontare più di altre.

“La prima è la democrazia, che secondo molti negli ultimi decenni, con la fine della logica dei due blocchi, avrebbe dovuto diffondersi in tutto il mondo e invece, anche in Occidente, non versa in buone condizioni – afferma l’ex ministro della Salute – bisogne capire che abbiamo uno straordinario bisogno di partecipazione perché si sta bene solo se sta bene anche chi ci sta affianco”.

“La seconda questione da cui non si può prescindere è il libero mercato – continua – anche in questo caso, a differenza di quanto si credeva, questo modello di sviluppo, invece di produrre benessere e ricchezza per tutti, ha determinato diseguaglianze tra aree diverse e all’interno della stesse aree oltre a una questione ambientale di cui i cambiamenti climatici sono la conseguenza negativa più visibile”.

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I GIOVANI

Il contributo dei giovani, nonostante le difficoltà notevoli da superare, è un aspetto su cui si può avere fiducia. “Io non credo che oggi stia crescendo una generazione disattenta, anche se quelle del passato sono state maggiormente capaci di grandi mobilitazioni – sostiene il deputato lucano, eletto alle ultime politiche in quota Articolo Uno – i ragazzi di oggi, magari influenzati da una tecnologia invasiva che rischia di condurre all’individualismo, hanno già dimostrato, infatti, di avere la capacità di fare battaglie e far sentire la propria voce su grandi temi come l’ambiente e il diritto allo studio“.

Date queste premesse, la formazione politica, come quella proposta dall’associazione Alisei, ha un valore notevole. Che è quello di stimolare riflessioni e sensibilità in chi si sta creando una propria coscienza civica. “Il tema di fondo è come governare un mondo così complesso – conclude Speranza – di fronte alla crisi dell’idea di un governo mondiale, ci vuole la capacità di un multilateralismo che riconosca le diversità”.

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