Vimercate,”Empathy Go Up”: studenti uniti contro il bullismo

Lunedì 22 maggio, presso il TeatrOreno, si è tenuto l’incontro finale del progetto “Empathy Go Up“, promosso dal club Inner Wheel Merate Vimercate Brianza, per la prevenzione e la lotta al bullismo e al cyberbullismo. Gli studenti della scuola secondaria di primo grado Alessandro Manzoni di Vimercate hanno partecipato attivamente a un corso di lezioni e attività curate dalla psicologa dott.ssa Sofia Pedroni dell’Università di Pavia.

Durante l’evento, sono stati gli stessi studenti a raccontare il loro percorso teorico e socio-emotivo, presentando alcuni elaborati realizzati da loro stessi e distribuendo un volantino creato dalla classe. Il risultato è stato estremamente positivo, confermando l’efficacia di questo progetto. “Abbiamo verificato come questo percorso sia stato accolto con entusiasmo dai ragazzi, dai genitori e dai professori”, ha affermato Valentina Del Campo, presidente dell’Inner Wheel Club Merate – Vimercate Brianza.

Vimercate, Empathy Go Up: studenti contro il bullismo

Il progetto coinvolgerà le classi prime per i prossimi due anni, accompagnandole fino alla terza media. In seguito, gli stessi studenti diventeranno tutor per i ragazzi più giovani che entreranno nella scuola Manzoni nei prossimi anni. Questa continuità nel supporto per tre anni rappresenta un valore aggiunto al progetto stesso e il club è particolarmente orgoglioso dei risultati raggiunti.

“Questo percorso è l’esempio di un positivo rapporto tra associazioni che cooperano con l’Amministrazione nel perseguimento dell’interesse generale: un rapporto costruito grazie ad una strategia di ascolto, disponibilità e coprogettazione, che Inner Wheel Club di Merate – Vimercate Brianza ha stabilito con il Comune di Vimercate e con la scuola” commenta Maria Teresa Foà assessora alla cura delle persone. “La messa in campo di una grande competenza, sia a livello di progettazione sia di realizzazione, degli esperti del Dipartimento di Scienze del Sistema Nervoso e del Comportamento dell’Università degli Studi di Pavia e del referente del cyberbullismo dell’Istituto, insieme ai docenti che hanno lavorato in classe, hanno “messo in scena” un evidente clima di consapevolezza e di operatività dei ragazzi, che con il loro linguaggio e i loro lavori hanno reso visibile la conoscenza e la consapevolezza del fenomeno dei social media in quanto a bullismo e cyberbullismo. Hanno saputo lavorare insieme, in gruppo, per accrescere la cooperazione e l’attenzione da porre sulle relazioni interpersonali, tanto nella realtà fisica quanto in quella virtuale.”