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Con i giubbotti carichi di droga: ecco come agivano i rider dello spaccio. Arresti anche a Monza

8 giugno 2023 | 14:18
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Con i giubbotti carichi di droga: ecco come agivano i rider dello spaccio. Arresti anche a Monza
I giubbotti dove veniva occultata la droga

La droga, che giungeva in Italia occultata nelle fodere di giubbotti e tutte sportive, veniva ordinata con un messaggino e poi consegnata, direttamente a domicilio, da insospettabili rider. 

Fiumi di cocaina, marijuana e hashish, che avrebbero alimentato il traffico transnazionale di sostanze stupefacenti. La droga, che giungeva in Italia occultata nelle fodere di giubbotti e tutte sportive, veniva ordinata con un messaggino e poi consegnata, direttamente a domicilio, da insospettabili rider. Nella mattina dell’8 giugno, nelle province di Milano, Monza Brianza e Cremona, i Carabinieri del Comando Provinciale di Milano, con il supporto in fase esecutiva dei reparti dell’Arma competenti per territorio, hanno arrestato 8 peruviani ritenuti responsabili, a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata al traffico transnazionale di droga. Uno degli uomini finiti in manette è stato rintracciato presso il suo domicilio, in un blitz avvenuto all’alba, dai Carabinieri di Monza. 

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L’operazione scaturisce da un’approfondita indagine condotta dal Nucleo Investigativomeneghino, avviata grazie a una rogatoria internazionale, in seguito all’arresto in flagranza, nell’ottobre 2020, di un cittadino peruviano all’aeroporto internazionale di Lima. L’uomo era stato fermato mentre si apprestava a partire per Milano, trovato in possesso di oltre 2 chilogrammi di cocaina pura nascosti all’interno di giacche, giubbotti e tute appartenenti a una famosa squadra di calcio sudamericana.

5 gli episodi di importazione di cocaina avvenuti a partire dal 2019, un fornitore del narcotico residente in Perù: questo è quanto emergerebbe dalle parti degli inquirenti.

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I RIDER DELLA DROGA: ECCO COME OPERAVANO

Cocaina, marijuana e hashish arrivavano in Italia tramite corrieri che viaggiavano su voli di linea. 7 gli appartamenti nella provincia di Milano utilizzati come luoghi di stoccaggio dello stupefacente. La rete dello spaccio viaggia poi su due ruote con “batterie” dislocate a Milano e nei comuni limitrofi, tra cui anche Monza.

“Per vendere la droga il sodalizio si avvaleva di piattaforme di messaggistica istantanea per la commercializzazione al dettaglio attraverso i contatti con numerosi acquirenti, i quali venivano poi raggiunti in moto da pusher travestiti da “rider” di note società operanti nel settore delle consegne a domicilio, per eludere i controlli delle Forze di Polizia sulle restrizioni imposte durante il lock-down. Nel corso delle indagini sono state arrestate in flagranza 10 persone e sequestrati complessivamente 12 kg di cocaina, 4,5 kg di hashish, 1 kg di marijuana, un ingente quantitativo di paracetamolo, utilizzato come sostanza da taglio, e la somma di circa 10.000 euro, provento dell’attività illecita” spiegano dal Comando Provinciale.

“Oltre ai destinatari delle misure restrittive, sono indagati in stato di libertà ulteriori 12 soggetti (tutti peruviani), a carico dei quali sono stati raccolti indizi di reità in ordine all’appartenenza alla rete di spaccio sul territorio. Uno degli arrestati, un peruviano 32enne, ed uno degli indagati, un 37enne anch’egli peruviano, sono stati coinvolti anche in un episodio di omicidio”.

Nel corso delle perquisizioni, eseguite nella mattinata odierna, sono stati inoltre rinvenuti e sequestrati ulteriori 560 gr circa di cocaina, circa 200 gr di hashish, 1,7 kg di marijuana, bilancini e materiale per il confezionamento, circa 1800 euro in contanti ed una pistola a salve.

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