Patto per il rilancio del governo metropolitano tra Assolombarda e i sindacati territoriali

Questo patto segna un passo significativo verso una vera riforma delle città metropolitane e il rilancio del loro ruolo fondamentale nello sviluppo e nella gestione dei territori.
Presso Palazzo Gio Ponti a Milano, è stato firmato un importante accordo tra Assolombarda e i principali sindacati della zona, CGIL Milano, CGIL Ticino Olona, CISL Milano Metropolitana e UIL Milano, con l’obiettivo di porre l’attenzione sul governo, le funzioni e le risorse delle città metropolitane, in particolare di Milano. Questo patto segna un passo significativo verso una vera riforma delle città metropolitane e il rilancio del loro ruolo fondamentale nello sviluppo e nella gestione dei territori. L’accordo sottolinea l’importanza di un costante confronto con le altre organizzazioni sociali ed economiche, le forze politiche e le istituzioni per promuovere i temi fondamentali definiti nell’accordo e per sviluppare iniziative concrete che possano portare a una riforma efficace delle città metropolitane.
Assolombarda, patto con i sindacati: gli obiettivi
Alessandro Spada, Presidente di Assolombarda, ha sottolineato l’importanza di dotare la città metropolitana di Milano degli strumenti e delle risorse necessarie per governare un territorio già altamente interconnesso in termini di reti, mobilità e servizi. Attualmente, l’ente rappresenta un progetto incompiuto e si trova in una situazione finanziaria allarmante. L’obiettivo di questo patto è portare il tema all’attenzione delle forze politiche e delle istituzioni al fine di definire una nuova funzione di governo delle città metropolitane, che attualmente svolgono un ruolo marginale nel sistema istituzionale del Paese.

CGIL Milano, CGIL Ticino Olona, CISL Milano Metropolitana e UIL Milano hanno sottolineato l’importanza di porre al centro del dibattito il ruolo e le funzioni delle città metropolitane, in particolare per l’area milanese. Questo nuovo assetto istituzionale deve includere funzioni amministrative più specifiche, che mettano in rete i servizi primari e coordinino gli operatori locali, progettando una mobilità metropolitana più efficace e sostenibile. È necessaria una legittimazione democratica che consenta a tutti i cittadini dell’area di riconoscersi nell’istituzione città metropolitana.
Con la sigla del Patto, si trovano d’accordo sul fatto che sia indispensabile assegnare alle città metropolitane la funzione di coordinamento dei servizi a rete. Come, ad esempio, la rete dell’acqua e il ciclo dei rifiuti, sia nel riciclo per un’economia circolare, sia per una valorizzazione energetica. Così come le reti della mobilità pubblica e privata, di merci e persone, da pensare in un’ottica metropolitana sempre più interconnessa, che non può limitarsi ai confini del comune capoluogo e deve tendere a un impatto ambientale zero. Ma anche le reti telematiche, che devono essere una opportunità di crescita e integrazione per tutti i territori dell’area metropolitana, e la tutela dell’ambiente, che va affrontata con una visione e scelte di area vasta. E, infine, come la rete dei servizi per il lavoro e la formazione, che deve offrire alle lavoratrici e ai lavoratori adeguate opportunità di riqualificazione.
Per Assolombarda e i sindacati, inoltre, serve maggiore coordinamento fra tutte le istituzioni che operano nel territorio della città metropolitana, come fra i comuni, e serve maggiore coordinamento anche nelle scelte delle istituzioni regionali o statali che incidono sull’area metropolitana. Fare rete vuol dire coordinare le scelte dei singoli enti o istituzioni, in funzione della intera area, sommare le energie e risorse.
Un’altra questione riguarda il problema della sostenibilità del bilancio della città metropolitana e di un organico di personale adeguato alle nuove funzioni. Non potrà mai essere esercitata una funzione di governo delle reti, una capacità di coordinamento degli enti o una programmazione di respiro strategico senza un bilancio e una struttura organizzativa adeguati.
Infine, Assolombarda, CGIL di Milano e del Ticino-Olona, CISL Milano Metropolitana e UIL Milano convergono nella necessità di un nuovo assetto istituzionale delle città metropolitane, in quanto non può esserci funzione di governo senza una legittimazione democratica che permette ai cittadini di riconoscersi nell’istituzione città metropolitana. Ciò è ancora più importante in una fase nella quale i dati di partecipazione alle elezioni segnano una preoccupante disaffezione dei cittadini verso le istituzioni.
(in foto_ assolombarda patto sindacati)