Sanità

Psicologia di Comunità, il primato di ASST Brianza: 300 persone assistite da ottobre

28 giugno 2023 | 12:09
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Psicologia di Comunità, il primato di ASST Brianza: 300 persone assistite da ottobre
Il team di Psicologia di Comunità

Tante le novità in programma: oltre alla collaborazione con le scuole e i pediatri, ci sarà anche un convegno sulla vergogna: sentimento spesso poco considerato.

“C’è stata una considerevole lungimiranza da parte di ASST Brianza quando ha deciso di rendere operativo un servizio strutturato al di fuori del Dipartimento di Salute Mentale, ma parte integrante invece dell’offerta territoriale”, afferma Luisa Meroni, responsabile della Psicologia di Comunità presso le Case di Comunità di Vimercate, Giussano, Cesano Maderno e Lissone.

Il servizio di Psicologia di Comunità offerto da ASST Brianza si distingue per la sua facilità di accesso: basta una prescrizione del medico curante per un colloquio psicologico clinico. Questo servizio si rivolge a soggetti affetti da disturbi emotivi, ansia o depressione di grado lieve, senza la presenza di una psicopatologia che richiederebbe un intervento specialistico psichiatrico o neuropsichiatrico.

Secondo Luisa Meroni, “nei nostri percorsi assistenziali possiamo vivere momenti di difficoltà come una crisi adolescenziale, il passaggio alla menopausa o all’andropausa, o ancora una separazione o un lutto che non si riesce a elaborare, che possono avere un impatto traumatico. Il servizio di Psicologia di Comunità nasce non solo per aiutare chi vive una situazione di difficoltà, ma soprattutto per procurare benessere, benessere psicologico”.

Attualmente, il servizio conta sette psicologi, due logopedisti e si prevede l’aggiunta di altri due psicologi. Da ottobre dello scorso anno, sono state fornite circa 3.000 prestazioni e sono state assistite 300 persone. Sono presenti anche gruppi di terapia con una sessantina di pazienti in carico, così come percorsi di sostegno individuale.

Tra le iniziative in programma, vi è la collaborazione con i pediatri di libera scelta per lavorare sui disturbi del linguaggio tramite un counseling con i genitori o direttamente con il bambino. In caso di disturbi importanti, i pazienti vengono inviati alla Neuropsichiatria Infantile. A partire da settembre, sono previsti incontri nelle scuole sull’educazione alla relazione come forma di prevenzione alla violenza di genere. Inoltre, sono previste conferenze per i genitori su tematiche come l’uso inadeguato dei social media, l’iperconnessione dei figli e le difficoltà relative al processo di apprendimento.

Infine, è in programma anche un convegno intitolato “La vergogna”. Secondo Luisa Meroni, la vergogna è una componente presente in molte difficoltà psicopatologiche, ma spesso viene trascurata. Mentre la rabbia e la tristezza vengono riconosciute, la vergogna rimane in ombra.